Denunciati un 47enne e un 41enne per truffa aggravata e appropriazione indebita

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31 Marzo 2018

Bilanci falsificati per una società di Umbertide: sembrava florida e in piena attività ma in realtà praticamente non esisteva. Autori della truffa erano un abruzzese e un molisano, un 47enne di Chieti e un 41enne di Isernia, ai quali la procura di Perugia ha contestato i reati di truffa aggravata e appropriazione indebita. I due avevano tratto in inganno istituti di credito, finanziarie e imprese, facendo firmare loro diversi contratti per il noleggio in leasing di vari autoveicoli, la concessione di alcuni crediti e la fornitura di merci. Tutti beni e vantaggi che i truffatori intascavano senza restituire mai nulla. L’inchiesta è partita all’inizio dalla Procura di Pescara, dove i due avevano cercato di vendere gli automezzi ottenuti in modo truffaldino. Poi per competenza territoriale tutto il dossier è finito alla Procura della Repubblica di Perugia che ha emesso grazie al giudice delle indagini preliminari un decreto di sequestro preventivo delle quote sociali della Caimeli Srl. Sequestrate pure 20 auto e cinque mezzi meccanici per circa 600mila euro di valore. Gli indagati per quel che riguarda i veicoli avevano smesso di pagare i canoni di locazione pattuiti e avevano rivenduto i mezzi in questione non solo in Italia ma anche in paesi stranieri usando documenti falsi.

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