Crollo sulla E45: sgomberate tre abitazioni e intanto spuntano immagini su Google della piazzola già danneggiata nel 2011

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17 Febbraio 2018

Il sindaco di Pieve Santo Stefano, Albano Bragagni ha emesso un’ordinanza di sgombero delle abitazioni per le tre famiglie che risiedono più vicine alla piazzola di sosta della E45 il cui piano ha ceduto nei giorni scorsi, originando una voragine alta quasi due metri. La decisione è stata presa a scopo cautelativo, dopo il sopralluogo di ieri del geologo dell’Anas. Gli edifici in questione sono a meno di cento metri dal luogo della frana, in posizione più bassa rispetto al guard-rail della piazzola della E45. Intanto il Comune pievano ha siglato una convenzione con l’Anas ( per una cifra erogata dalla stessa Anas sopra i due milioni di euro) per avviare il progetto dei lavori di ripristino della funzionalità della viabilità alternativa all’itinerario della superstrada lungo la ex Tiberina 3 Bis nel tratto Valsavignone – Canili di Verghereto, oggi disastrato e del tutto impraticabile.

Nel frattempo però emergono dettagli non di poco conto, secondo la cronologia di Google map, la crepa sulla piazzola della E45 infatti risale al luglio 2011, si vede chiaramente dalle immagini infatti la spaccatura nella piazzola in cui la superstrada è franata clamorosamente. La foto risale a sei anni e mezzo fa. Le immagini sono state trasmesse alla procura che sta indagando. Anas intanto ha avviato i lavori di ripristino del corpo stradale in corrispondenza della frana. Le operazioni riguardano, in questa prima fase, l’alleggerimento del corpo di frana tramite la rimozione del terreno franato e la successiva regimazione idraulica superficiale per garantire il corretto deflusso delle acque. Il transito in direzione nord è attualmente consentito sulla corsia di sorpasso.

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