Covid Bacchetta: «Nessun aumento per le rette di Muzi Betti».

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02 Febbraio 2021

«Continuiamo a seguire con grande attenzione anche la situazione dell’Asp Muzi Betti, da dove arrivano segnali incoraggianti di ritorno alla normalità, come quello della ripresa a breve del servizio di fisioterapia, e speriamo che la vicenda del focolaio di contagio da Covid-19 si avvii a soluzione». Lo ha detto il sindaco Luciano Bacchetta, nel riferire dei contatti in corso con i sindaci delle altre città umbre che ospitano residenze per anziani rispetto alle «condizioni di notevole difficoltà economica in cui versano queste strutture».

«Le rette non sono state più adeguate dal lontano 2003 e riteniamo opportuno intervenire come sindaci perché l’aumento delle stesse rette non gravi in alcun modo sui familiari degli ospiti, visto che sono già abbastanza consistenti - ha spiegato il primo cittadino - i sindaci delle città che ospitano residenze per anziani chiederanno ufficialmente alla Regione che si assuma questo impegno, senza intento polemico, ma con spirito costruttivo e nell’interesse collettivo».

«Se le nostre case per anziani riuscissero ad avere una loro autonomia economica e amministrativa sarebbero in grado di gestire al meglio le proprie necessità, ma se questo non dovesse avvenire le loro difficoltà aumenterebbero», ha ammonito Bacchetta, ricordando che «l’Asp Muzi Betti, con i suoi circa 90 ospiti, è la più grande struttura di questa tipologia in Umbria e le sue difficoltà, analoghe a quelle di tutte le altre residenze, si dilatano proprio visto l’altissimo numero di persone accolte».

«Il nostro auspicio, pertanto, è di fare in modo che le rette vengano adeguate per dare alla Muzi Betti e a tutte le altre strutture similari un respiro diverso», ha sostenuto il sindaco.

In questo contesto Bacchetta ha fatto riferimento anche “alla situazione particolarmente complessa degli ospedali, compreso il nostro, dove è stato fatto un grande lavoro per il quale vogliamo ringraziare tutti gli operatori sanitari, che vivono una situazione di emergenza continua a riescono comunque a garantire molte altre funzioni oltre alla gestione del Covid-19».

«Con l’Usl Umbria 1 stiamo già lavorando all’individuazione delle due sedi nel territorio tifernate che saranno a disposizione della vaccinazione di massa per tutta la popolazione dell’Alta Valle del Tevere», ha aggiunto il sindaco. «Come centro più grande del comprensorio Città di Castello sarà punto di riferimento per una campagna di vaccinazione che rappresenta la svolta nella battaglia al Covid e cercheremo di scegliere luoghi al confine del nostro territorio che possano essere facilmente raggiungibili dagli altri comuni e garantire che le operazioni si svolgano nella massima sicurezza».

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