Coronavirus: a Città di Castello salgono a 19 i contagi

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18 Marzo 2020

Altri sei casi di Coronvirus si aggiungono ai 13 già conclamati ieri nel territorio di Città di Castelo. A darne notizia è il sindaci Luciano Bacchetta dopo aver ricevuto la comunicazione dalla Asl Umbria 1. 

"Alcuni dei quali - spiega Bacchetta - riguardano la vicenda legata ai casi dell’ospedale. Le persone in quarantena sono 74. Al termine della quarantena, se non si manifesteranno sintomi come speriamo, potranno tornare alle misure restrittive di tutti noi. Per il diritto umano alla riservatezza, non diremo chi sono ma possiamo dire che si tratta di nuclei familiari.

IL sindaco inoltre ricorda che è iniziata la sanificazione delle strade nella zona sud e nord del territorio, dentro il centro storico e i quartieri della circonvallazione. "La sostanza che viene utilizzata - rassicura - non è nociva e comunque non ha poteri taumaturgici sul Coronovirus ma serve a stemperare il clima.

Per quanto riguarda Poste italiane, rimarranno aperti solo gli uffici di Città di Castello e Cerbara e questo, nei giorni di pensioni, genererà un afflusso, in contrasto con il regime di contrasto al virus che abbiamo assunto. Chiederemo che almeno per alcune scadenze, venga riaperto tutto il circuito. L’Ufficio delle Entrate ci ha comunicato una sospensione delle attività dovuta a un dipendente entrato in contatto con una persona positiva, al fine di mettere tutti in sicurezza.

Sottolineo lo spirito di collaborazione anche di questo Ufficio. Aggiungo una nota positiva: lo striscione di solidarietà per gli operatori sanitari di Città di Castello che sono in trincea. Ringrazio alcune società rionale e pro-loco, San Giacomo e Piosina ma anche altre nei prossimi giorni, per le donazioni all’ospedale.

In questa situazione ci sono anche risvolti costruttivi. Rinnovo l’appello: bisogna stare a casa. Specialmente i giovani. Anch’io sono nella posizione di molti genitori e so che è difficile ma bisogna farlo. Immaginiamo nei prossimi giorni un aumento delle positività fino ad arrivare al picco e quindi è più che mai necessario stare a casa. MI rivolgo anche agli anziani. Mai come oggi l’isolamento sociale è l’unica carta che abbiamo per fermare il propagarsi del virus”.

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