Con il salone universitario concluso l'orientamento scolastico congiunto. Oltre 1000 i ragazzi tra medie e superiori interessati

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10 Marzo 2018

Oltre mille studenti alla campagna di orientamento scolastico promossa dal comune di Città di Castello e dagli altri comuni del comprensorio per l’anno 2018/2019. Il numero record si ripartisce tra i 345 studenti della terza media che hanno frequentato gli open day per la scelta delle scuole superiore e i circa 700 studenti delle classi quinte degli istituti superiori di Umbertide e Città di Castello che, assieme agli esami di stato, sono chiamati anche a scegliere tra il proseguo degli studi e la ricerca di un lavoro. L’ultima iniziativa è stata il Salone universitario e post diploma che si è tenuto negli spazi del Quadrilatero di Palazzo Bufalini, sede ormai tradizionale per l’appuntamento con i ragazzi più grandi del ciclo scolastico. Per le possibili strade che un ragazzo in uscita dalle superiori vede davanti a sé e per una valutazione più allargata possibile a ogni genere di carriera, c’erano anche le forze dell’ordine, quest’anno presenti con Esercito e Guardia di Finanza, a seconda dei concorsi in cantiere e quindi di una reale apertura dell’accesso ai corsi stessi. Naturalmente essendo in Umbria l’Ateneo perugino è iscritto nel dna tifernate dell’offerta formativa post superiori. Per questo è stata allestita una presentazione completa dell’offerta dell’Università nelle varie branche. Ma al Salone partecipavano anche Università di Urbino, Università per Stranieri di Perugia, Università di Siena, Unicampus, ITS, Scuola superiore per mediatori linguistici di Perugia e Accademia delle Belle Arti. Invitato anche il Centro per l’impiego, dato che lo sbocco lavorativo è un’ipotesi sul campo per molti degli studenti, e così anche il Conservatorio di Perugia, collegato alla grande tradizione di studi musicali e musicologici che può vantare Città di Castello, oggi rafforzata dalla convenzione con la scuola di musica Giacomo Puccini. L’obiettivo di questo orientamento congiunto era come sempre aiutare le famiglie a fare la scelta migliore in un mercato della formazione pubblico e privato che periodicamente modifica o innova la propria offerta anche alla luce di professioni emergenti e della tendenza a una iper - specializzazione nei segmenti subito superiori all’obbligo. Insomma, Comune e scuole di Città di Castello hanno fatto la loro parte perché questa decisione possa essere quanto più possibile serena, consapevole e, guardando al futuro, soprattutto quella giusta.

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