Collegamenti tra Umbria e Marche: summit tra gli assessori Melasecche e Baldelli

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11 Marzo 2021

Avviare un percorso condiviso per disegnare insieme il futuro delle principali infrastrutture di Marche e Umbria. Per la prima volta, dopo anni, gli assessori alle infrastrutture delle due regioni si sono incontrati per parlare di collegamenti. Lo hanno fatto in territorio marchigiano, dove l’assessore regionale Francesco Baldelli ha accolto l’omologo umbro Enrico Melasecche Germini. Il primo sopralluogo, fortemente simbolico, a Mercatello sul Metauro, direttamente all’imbocco del Traforo della Guinza, tristemente considerata l’incompiuta delle incompiute. Poi i due assessori regionali si sono trasferiti a Cagli, altro luogo significativo per il passaggio della strada della “Contessa” (S.S. 452), che si sviluppa quasi interamente in territorio umbro per poi giungere nelle Marche. Entrambi gli assessori hanno evidenziato la necessità di un suo adeguamento e miglioramento, mentre poi hanno anche parlato della possibilità del passaggio ad ANAS delle due strade regionali, Arceviese (S.R. 360) e Apecchiese (S.R. 257). «I fallimenti delle politiche infrastrutturali passate hanno penalizzato fortemente le Marche e l’Umbria – hanno sottolineato i due assessori regionali -, specialmente nei collegamenti est-ovest e con le altre regioni del Centro Italia, tra il Tirreno e l’Adriatico, i due mari che sono una piattaforma logistica naturale per due importanti Corridoi europei, Iberico e Balcanico». «Abbiamo entrambi voluto questo incontro – ha affermato l’assessore Melasecche - per coordinare gli sforzi di Umbria e Marche nell’ottenimento di una modernizzazione delle infrastrutture comuni, a cominciare dal completamento della E78, Fano Grosseto, per la quale ho avuto già un primo assenso di massima dal Presidente Giani della Toscana per la firma di un protocollo di intesa che unisca le tre regioni che attendono da tempo anche su tale fronte maggiore attenzione. Il protocollo, già operativo per il raddoppio della Orte-Falconara, costituisce solo un primo step cui vogliamo far seguire esperienze analoghe sul fronte delle arterie stradali da realizzare, e da ultime, ma tutt’altro che marginali, anche per la valorizzazione di alcune ciclabili in comune, iscritte fra quelle nazionali, che intendiamo realizzare e potenziare al fine di incentivare un turismo slow che sta avendo un crescente successo».

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