Coletto spiega che “80 per cento dei positivi intercettati sono rientri da paesi esteri. Chiesta la collaborazione dei comuni per arginare la diffusione del virus

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26 Agosto 2020

Circa l’80 per cento dei casi positivi al Covid registrati in Umbria nelle ultime settimane, è legato ai rientri dopo un soggiorno fuori regione. In particolare, dai controlli sanitari effettuati nell’aeroporto di Perugia, sono risultati 20 passeggeri positivi al momento dell’arrivo, di cui 12 in arrivo da Tirana con il volo della scorsa domenica: lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, informando che la Regione Umbria ha, con grande sforzo, organizzato un programma per garantire la sicurezza sanitaria sul territorio regionale e, in questa fase caratterizzata da un forte flusso di rientri, sta tenendo alto il livello di attenzione, effettuando i tamponi molecolari anche sui cittadini che arrivano nell’aeroporto di Perugia dai paesi per i quali è richiesto solo l’obbligo dell’isolamento volontario”.  

 “In questa fase – aggiunge spiega l’assessore – abbiamo bisogno della collaborazione di tutti i soggetti preposti affinchè vengano effettuati controlli circa il rispetto delle norme e sull’obbligo di isolamento per i soggetti che arrivano dai paesi per i quali è previsto l’isolamento fiduciario o contumaciale per 14 giorni. A tal fine è stata inviata una lettera ai Comuni per richiedere il potenziamento dell’attività di controllo rispetto a queste prescrizioni”.
“Non possiamo permettere – conclude l’assessore – che l’eventuale irresponsabilità di pochi, sia penalizzante per tutta la comunità.

Proprio per tutelare tutti i sacrifici affrontati durante i mesi scorsi e garantire così l’avvio di un anno scolastico sereno la Regione sta continuando con la programmazione dei test per i rientri dalla Spagna, Croazia, Grecia, Malta e Albania”.

 

 

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