Code infinite fuori degli uffici postali a causa degli orari ancora ridotti

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31 Luglio 2020

Fine mese vuol dire per molte persone, soprattutto over 65, il ritiro anticipato alle Poste della pensione, ma per tante altre ancora significa una attesa, spesso lunga, all’ingresso degli uffici. Questa la situazione negli ultimi giorni di luglio di fronte alle poste centrali tifernati. Fila in via Gramsci, con i cittadini che attendono il loro turno in modo ordinato, anche per più di mezz’ora, per lo più con mascherina, spesso sotto il sole, tra auto che passano e parcheggiano e senza un distributore di numeri eliminacode che regoli la coda. E’ forse questo, a quanto dice la maggior parte degli utenti, il disagio principale: insomma, chi arriva deve sempre chiedere chi sia l’ultimo e mettersi in attesa. A poco servono le comunicazioni delle Poste su orari e operazioni svolte in questo periodo, per l’appunto l’erogazione in ordine alfabetico delle pensioni dal 27 luglio al primo di agosto. Ci sono anziani in gran parte, è vero, ma anche giovani, lavoratori, casalinghe, badanti, professionisti, solo per citarne alcuni, visto che oltre all’assegno previdenziale, ci sono tutte le altre utenze da smaltire. E così via, tutti in fila, l’attesa continua. 

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