Città di Castello, un tavolo di confronto sulla “vivibilità” del centro storico

Partecipano istituzioni, attività commerciali, associazioni di categoria, cittadini e società rionali

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05 Giugno 2023
cento storico città di castello

Si è insediato nei giorni scorsi il tavolo di confronto sul centro storico, attorno al quale si sono seduti i titolari delle attività commerciali di somministrazione, bar e locali, i rappresentanti delle associazioni di categoria e rappresentanti dei cittadini residenti e delle società rionali del centro insieme al sindaco Luca Secondi e l’assessore al Commercio e Turismo, Letizia Guerri, all’assessore alla Polizia Locale e Sicurezza, Rodolfo Braccalenti, ai dirigenti dell’ufficio commercio, del Comandante della polizia locale e ai responsabili di Arpa Umbria.

Oggetto della riunione anche argomenti legati al rapporto tra organizzazione di eventi, movida e residenti del centro storico, rispetto degli orari di chiusura, dei limiti sonori ma anche la possibilità di realizzare iniziative imprenditoriali e culturali in totale sicurezza e tranquillità. Su questi si è acceso un vivace dibattito tra le parti che sono intervenute.

“Nella consapevolezza che la vitalità del centro storico è data dalla residenzialità così come dagli eventi e dalle attività poste in essere dagli imprenditori che animano la vita del centro storico – precisano i membri dell’amministrazione comunale - il tavolo mira a trovare soluzioni condivise al fine di evitare conflittualità e lavorare insieme nell’interesse della collettività tutta, dello sviluppo, della crescita del centro storico di Città di Castello e del rispetto ovviamente delle normative vigenti. Sulla base delle indicazioni emerse, per cui si ringraziano i contributi di tutti gli intervenuti, ne seguiranno altri incontri all’insegna del lavoro condiviso per soluzioni nell’interesse della collettività tutta”.

Su tematiche riguardanti la movida, l'esistenza e il numero di contenziosi in essere tra Comune e  privati cittadini riguardo alle immissioni di rumori di alcuni esercizi commerciali oltre l'orario di chiusura (anche alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione sulle responsabilità del Comune di Brescia per presunti danni alla salute dei cittadini, dovuti a immissioni sonore prodotte da avventori di locali) è pronta anche un’interrogazione del consigliere comunale Andrea Lignani Marchesani di Castello Civica.

“Premesso che detta sentenza – si legge nel testo dell’interrogazione - può determinare possibili non auspicabili esborsi per le casse comunali e un potenziale contenzioso futuro; che ANCI e UPI hanno già lanciato grida d'allarme per i rischi per le casse comunali; che il regolamento di Polizia, Sicurezza urbana e DASPO urbano in via di approvazione potrebbe dover essere  riverificato nella sua stesura alla luce di detta sentenza. Per queste e altre motivazioni, Lignani Marchesani interroga la giunta, sull'esistenza e sul numero di segnalazioni in tal senso che potrebbero essere fonti di contenzioso;  sul monitoraggio riguardo potenziali situazioni sensibili su questo conteso;  sulla necessità di prevenzione riguardo il crearsi di potenziali criticità; sulla necessità di riverificare il sopracitato regolamento comunale  alla luce di detta sentenza, in particolar modo all'articolo 34, sia nell'immediato con la descrizione di cogenti azioni dissuasive da parte del Corpo di Polizia municipale sia in prospettiva considerata l'urgenza  di intervenire presso gli organi preposti, ANCI e Istituzioni regionali e nazionali, per un omogeneo provvedimento legislativo che abbini poteri a responsabilità e sulla necessità di un celere  ampliamento dell'organico del Corpo di Polizia Municipale considerata la necessità di una costante presenza notturna finalizzata al rispetto degli orari di chiusura, di abbassamento e/o azzeramento dei decibel e di dispersione di capannelli di persone residuali esterni al locale”.

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Partecipano istituzioni, attività commerciali, associazioni di categoria, cittadini e società rionali