A Città di Castello per il progetto Promedhe anche Luigi d’Angelo, responsabile delle relazioni internazionali del dipartimento nazionale di Protezione Civile.

Anche il responsabile delle Relazioni internazionali della Protezione civile nazionale, Luigi D’Angelo a Città di Castello per partecipare all’incontro di Promedhe, progetto per la salvaguardia dei beni culturali in emergenza, sostenuto dalla Commissione europea e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si è tenuto a Villa Montesca. Venticinque delegati provenienti dai paesi partner - Cipro, Italia, Israele, Giordania e Palestina - e da alcuni dei paesi europei virtuosi nell’ambito della tutela dei beni culturali in emergenza, come Francia e Spagna, sono stati formati per acquisire le conoscenze e metodologie necessarie per intervenire e mettere in sicurezza il patrimonio culturale mobile e immobile in caso di disastri naturali e nel post emergenza.
“Un tema sempre all’ordine del giorno per chi vive in una zona sismica e per chi ha l’onore ed onere di custodire un patrimonio di valore inestimabile, come la maggior parte delle città italiane.” dichiarano Michele Bettarelli, vicesindaco, e Luciana Bassini, assessore alla Protezione civile del comune tifernate, a margine dell’incontro avuto con l’importante ospite e al quale era presente anche Angelo Capecci, presidente della Fondazione Alice Hallgarten - Centro studi Villa Montesca, partner del progetto. “Se consideriamo i palazzi del circuito Vitelli o la torre civica, il valore oggettivo si somma con quello simbolico e pensare Città di Castello senza i simboli materiali della sua identità è difficile. Salvaguardare i beni culturali dunque diventa una priorità non secondaria e anche in questo caso la prevenzione rimane l’unica arma in mano agli amministratori”.
Il corso è stato promosso in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi per la Conservazione ed il Restauro di Beni Culturali, organizzazione intergovernativa con sede a Roma e unica istituzione del suo genere che ha il mandato di promuovere la conservazione di ogni tipo di patrimonio culturale. Durante il corso si è svolta un’esercitazione di intervento in emergenza nella chiesa di Lugnano, in collaborazione della Pro Loco, e nella Sala dei fasti di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio la consegna degli attestati. “Città di Castello è ormai una meta quotidiana di percorsi a livello internazionale in cui le principali tematiche sul tappeto di governi e società civile sono affrontate in un’ottica allargata all’Europa o come in questo caso al bacino del Mediterraneo – concludo Bettarelli e Bassini - Come territorio, essere al centro di percorsi di approfondimento, incontro e formazione ci aiuta a superare i confini geografici e a collegarci alle esperienze più innovative in alcuni settori strategici, tra cui la Protezione civile, su cui l’Amministrazione è impegnata ad ampio spettro”.