Città di Castello - Bocciata la mozione della Lega Nord sulla questione dei rifiuti

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11 Maggio 2017

“Il piano regionale dei rifiuti è scaduto e da un anno l’Umbria è al centro di un’inchiesta senza precedenti che ha messo in luce criticità economiche, finanziarie, ambientali tanto da arrivare alla costituzione di una commissione regionale d’inchiesta e da interessare la commissione bicamerale sugli Eco Reati”: è la pesante affermazione fatta in consiglio comunale a Città di Castello dal capogruppo della Lega Riccardo Augusto Marchetti nel presentare una mozione in cui si chiedeva “di dire no ad un inceneritore a Città di Castello, di convocare un consiglio comunale aperto e di agire in tutte le sedi perché un nuovo piano sia approvato” scongiurando l’emergenza che per la Lega potrebbe manifestarsi già nel 2018. E per la Lega Nord “l’emergenza rifiuti è più probabile di quanto si pensi” e da qui l’invito al consiglio ad assumere ufficialmente una posizione contraria all’inceneritore. Nonostante tutte le forze si siano espresse contro l’inceneritore, il documento è stato bocciato con soli sette voti a favore (Lega Nord, Tiferno Insieme, Castello Cambia, Movimento Cinque Stelle) e 14 voti contrari (PD, Psi, La Sinistra).

A difendere l’attuale situazione tifernate del comparto è stato Gaetano Zucchini, capogruppo Pd, per il quale “se c’è una fetta della regione Umbria che ha basi solide per il sistema di smaltimento, una discarica, un sistema di impiantistica, e gestione tale da portare dividendi, questa è Città di Castello. Per Valerio Mancini, consigliere della Lega, “quando si parla di rifiuti – ha continuato Mancini - il Pd si innervosisce e non vuole il consiglio comunale aperto. I dati secondo l’esponente leghista dicono del fallimento della raccolta differenziata e del contenimento della tariffa. Il sindaco Luciano Bacchetta ha concluso il dibattito sostenendo che “si sta cercando di creare l’emergenza. Il no all’inceneritore è ovvio e la maggioranza è pronta a votarlo, ha aggiunto il sindaco, per il quale il vero problema “è la gestione delle discariche in Umbria”. Bacchetta ha ricordato che Città di Castello è stata l’unica ad avere abbassato le tariffe, ma ha anche conferito 45mila tonnellate di rifiuti nelle discariche di Perugia. E ora ha fatto un accordo con Vus di reciprocità”. Il dibattito comunque resta aperto e di cero avrà nuovi sviluppi.

 

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