Città di Castello: a 90 anni sostiene l’esame di maturità
Imelda Starnini si è presentata questa mattina all’Istituto San Francesco di Sales assieme agli altri maturandi
Le parole di Imelda Starnini nel giorno dell'esame di Maturità. Nelle interviste anche Michele Baldassarri, presidente commissione scienze umane e Morena Passeri, presidente commissione scienze economiche e sociali
Imelda Starnini
La storia di Imelda Starnini, la "nonna" novantenne che ha deciso di riprendere gli studi per ottenere il diploma di maturità e realizzare il suo sogno di diventare una maestra, ha fatto il giro d'Italia, diventando un vero e proprio simbolo di speranza e di volontà di superare gli ostacoli, a prescindere dall'età.
Imelda, classe '33, ha compiuto novanta anni lo scorso febbraio, ma nonostante l'età ha deciso di iscriversi come candidata "esterna" all'esame di maturità all'Istituto San Francesco di Sales, a Città di Castello, dopo aver studiato giorno e notte per questo obiettivo. E questa mattina, alle ore 8, si è seduta al suo banco insieme agli altri maturandi, dimostrando che lo studio, il sapere e il desiderio di conoscere non hanno età.
La sua storia straordinaria e piena di significato, ha reso Imelda una vera e propria ‘mascotte’ degli esami di maturità 2023. Imelda ha speso giorno e notte per studiare, e ora ha sostenuto la prima prova scritta di Italiano, insieme a 536.000 aspiranti in tutta Italia. Sebbene abbia già compiuto novanta anni, Imelda non esclude di perseguire anche la laurea, dimostrando che nella vita nulla è impossibile se si ha la volontà di farlo.
“Quando Imelda si presentò da me, insieme a sua figlia Sara, all’inizio dell’anno scolastico 2022/2023 – dichiara il Dirigente Scolastico, Simone Polchi - capii subito che si trattava di una storia straordinaria e di un esempio per tutti i nostri ragazzi. Quando, ad aprile 2023, abbiamo fatto le simulazioni dell’esame scritto, l’ho fatta venire e i ragazzi, diciannovenni e suoi compagni d’esame, si sono chiesti: ma è possibile avere questo desiderio a 90 anni? Ma, allora, il motivo per cui studio quale è? Tutti hanno compreso il messaggio chiaro: nella vita non è importante studiare per il diploma, è importante studiare per desiderare, è importante tenere la domanda aperta, essere curiosi, avere il gusto di imparare, di conoscere, avere un sogno grande anzi, direi, nella vita è importante desiderare l’impossibile. Questo è l’insegnamento più grande che Imelda lascia a me e a tutte le nuove generazioni”.
La sua storia ha suscitato l'interesse delle istituzioni locali, rappresentate dagli assessori alle Politiche Scolastiche di Città di Castello e San Giustino, Letizia Guerri e Milena Crispoltoni, che hanno voluto sottolineare l'importanza di questa vicenda, come un esempio da seguire per tutti noi, adulti e giovani, che credono nella forza dell'impegno e della volontà di superare le difficoltà.