Castello Cambia: "Serve chiarezza sulla riscossione imposta pubblicità e Cosap: la Dogre srl riferisca in Commissione"

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21 Marzo 2018

Da alcuni mesi la società Dogre srl ha vinto il bando comunale e svolge il servizio di riscossione dell’imposta di pubblicità e Cosap. Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci (Castello Cambia) chiedono chiarezza proponendo che la Dogre srl riferisca in Commissione dopo le polemiche sollevate da molti utenti. Segue il comunicato stampa di Castello Cambia. 

Abbiamo presentato nei giorni scorsi un’interpellanza per chiedere all’amministrazione di fare chiarezza sulle modalità di riscossione dell’imposta di pubblicità e Cosap che dal gennaio 2018 è in capo alla società DOGRE srl, risultata vincitrice del bando comunale indetto. Ci risultano numerose criticità nello svolgimento di questo servizio comunale, che, ribadiamo, deve essere e rimanere tale e non una tagliola nelle mani di gestori senza scrupoli. Numerose sono le rimostranze di commercianti ed utenti che si sono trovati di fronte modalità definite “vessatorie” ed è per questo che vogliamo chiarezza, sia sulla scelta che ha portato il nostro Comune a indire un Bando invece che gestire in house i servizi, come hanno scelto di fare altri Comuni limitrofi, sia sulle motivazioni che hanno indotto la società SOGEPU (di proprietà comunale al 92%) a non partecipare alla gara, dopo quasi venti anni di gestione.

Abbiamo chiesto chiarimenti anche in merito ai contenuti di un bando che, definendo un margine di introito molto basso ( 14, 34%) per la società vincitrice, prevedibilmente avrebbe indotto la stessa a trovare altri sistemi di guadagno, con una interpretazione estensiva e pressante delle norme non sempre chiare ed univoche, che di fatto ricade sugli utenti. La società in questione non è nuova a problematiche di questo tipo, essendosi resa protagonista anche in altri Comuni umbri, negli anni passati, di azioni simili che hanno aperto varie tipologie di contenziosi: l’amministrazione tifernate non ne era a conoscenza?

Per tutti questi motivi, abbiamo chiesto non solo che l’amministrazione intervenga e vigili, ma che venga indetta una apposita Commissione per affrontare la questione e chiarirne tutti gli aspetti: i rappresentanti della società potranno così illustrare le modalità di applicazione delle tariffe, di riscossione e di rientro delle somme evase fino ad ora anche alla presenza dei rappresentanti delle associazioni di categoria e dei cittadini a vario titolo interessati. Sarà l’occasione per discutere anche di come dovranno essere utilizzati i maggiori proventi eventualmente recuperati: noi pensiamo a favore di iniziative di rilancio del commercio e turismo, in particolare nel centro storico.”

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