Carabinieri stroncano giro di droga da 30mila euro al mese. L'operazione boomerang coinvolge 45 persone per droga.

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01 Dicembre 2018

20 spacciatori italiani, albanesi e magrebini sono stati denunciati, segnalate 45 persone per droga: i carabinieri hanno stroncato un così un vero e proprio giro di stupefacenti in Altotevere con un giro di oltre 30 mila euro al mese.

Addirittura questa organizzazione aveva utilizzato turisti albanesi come pusher con i tossici che hanno lasciato in cauzione addirittura i cellulari.

Il blitz è avvenuto nei giorni scorsi, quando i carabinieri del nucleo operativo di Città di Castello e della stazione di Umbertide, a termine di una complessa attività investigativa, condotta sia con metodi tradizionali che con l’ausilio di attività tecniche, tra Umbertide e il Tifernate, hanno proceduto a notificare i decreti di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di ben 20 persone indagate, tra cui cittadini italiani, albanesi e magrebini.

L’indagine dei carabinieri, chiamata «Boomerang» era iniziata nel febbraio 2017 da alcuni episodi di spaccio di cocaina, avvenuti a Umbertide dove, alcuni cittadini albanesi, da anni radicati nella zona e già noti alle forze dell’ordine, avevano organizzato una vera e propria attività di spaccio, che operava giorno e notte, non soltanto per poche dosi, ma anche per quantità più significative cedute a determinati personaggi che poi, a loro volta, distribuivano ai rispettivi acquirenti.

Un altro particolare che ha reso ancora più problematico il lavoro di carabinieri è stato riscontrato nelle difficoltà di localizzazione e di identificazione di alcuni stranieri, fatti appositamente giungere dall’Albania come turisti in realtà  utilizzati come pusher h 24.

In una prima tranche erano state arrestate 7 persone tra cui anche una donna, altre 15 denunce in stato di libertà, tutte per spaccio di sostanze stupefacenti di vario genere, identificati e segnalati alla Prefettura di Perugia circa 45 assuntori di droghe, tutti residenti in Alta Valle del Tevere. A  marzo c’erano stati già 3 arresti  mentre nel corso del tempo sono state eseguite varie perquisizioni, talvolta condotte con l’ausilio di unità cinofile antidroga che hanno permesso di sequestrare quantitativi di varie sostanze stupefacenti, oltre a bilancini di precisione, altro materiale utilizzato per il taglio e il confezionamento della droga, nonché alcuni telefoni cellulari lasciati in pegno dai tossicodipendenti pur di acquistare la dose giornaliera. Gli introiti di questa attività criminale cono stati calcolati in oltre 30 mila euro al mese.

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