Campagna elettorale elezioni 4 marzo. M5S Sansepolcro: "Benvenuti nel teatro dell'assurdo"

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26 Gennaio 2018

Il Movimento 5 Stelle di Sansepolcro in vista delle elezioni del 4 marzo si esprime in merito alle promesse non solo a livello nazionale ma anche locale fatte dagli esponenti di “Liberi e Uguali”. 

La campagna elettorale, forse mai come stavolta, genera preoccupanti amnesie nei partiti politici. Stiamo infatti assistendo da mesi ad iniziative degne del miglior teatro dell’assurdo.

Alle promesse fantasiose dei partiti nazionali (cui sarebbe anche opportuno chiedere come mai non abbiano realizzato nei lunghi anni in cui sono stati al Governo quello che adesso promettono) si aggiungono anche quelle locali.

In questi giorni, ad esempio, abbiamo visto a Sansepolcro l’inizio di una raccolta firme per risolvere le annose questioni delle infrastrutture, dalle strade (E45, E78) alla Diga di Montedoglio. Iniziativa lodevole e che certamente siamo ben lieti di sostenere, ma che si presta a una riflessione.

A promuovere tale raccolta firme è un comitato costituito in larga parte da esponenti di Liberi e Uguali, ovvero persone che fino a qualche mese fa ha militato nel Partito Democratico. Oggi, gli ex governativi si riscoprono novelli Che Guevara e lanciano la rivoluzione…

Fare una raccolta firme indirizzata a sé stessi (il presidente della regione Toscana è uno dei leader nazionali di Liberi e Uguali) è l’ultimo atto di una follia elettorale che fortunatamente si concluderà tra poco più di un mese.

Non mettiamo in dubbio la buona fede dei militanti locali di Liberi e Uguali o del PD, ma quando si fanno certe battaglie bisogna avere una credibilità di partenza altrimenti non si va da nessuna parte.

Nulla da eccepire finché vi concentrate sullo “Ius Soli” o su altre battaglie a voi care e su cui non vi siete ancora compromessi, ma andare a lanciare la battaglia proprio in un settore in cui le amministrazioni regionali di PD e Liberi&Uguali più hanno fallito, lasciatevelo dire, è una vera assurdità.

Sarebbe come se – per assurdo – Berlusconi si battesse per “tutelare la famiglia tradizionale” e volesse “mandare in galera gli evasori” o Renzi volesse ergersi a “difensore dei risparmiatori traditi dalle Banche”…ecco, appunto.

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