Cammini del Tartufo, Pieve Santo Stefano capofila del progetto

La proposta di rigenerazione urbana unisce 12 comuni montani di tre regioni

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04 Maggio 2022
sindaci protocollo pieve

La firma del protocollo tra i comuni

Dodici amministrazioni montane uniscono le forze per i Cammini del Tartufo. Lo scorso 22 aprile, presso la sede municipale di Pieve Santo Stefano, i sindaci di dodici comuni hanno siglato una speciale convenzione per una richiesta unitaria di contributi nell’ambito della rigenerazione urbana, con l’obiettivo di ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale.

Capofila del progetto è proprio la città del Diario, la più grande tra le comunità coinvolte, che si è mostrata fin da subito disponibile a fare sintesi raccogliendo i diversi input e spunti di tutti i partecipanti per favorire la nascita di un progetto basato sulla valorizzazione del tartufo. Sarà questo, infatti l’elemento che unificante per i comuni coinvolti, provenienti da tre regioni diverse: oltre a Pieve hanno infatti aderito le comunità toscane di Caprese Michelangelo, Badia Tedalda e Sestino, quelle romagnole di Casteldelci, Pennabilli e Sant’Agata Feltria e infine le marchigiane Montecopiolo, Pietrarubbia, Carpegna, Belforte all’Isauro, Frontino.

“L’obiettivo del progetto - spiega il Comune - è quello di creare un sistema pratico e veloce, basato su moderni mezzi di informazione, con il quale, tramite la rigenerazione di piazze, viali, parchi ecc. sarà possibile dare vita a dei Cammini del Tartufo. Questo percorso collegherà i 12 Comuni costruendo le basi per un turismo culturale che si muova dall’ambiente alla gastronomia e che permetta allo stesso tempo di migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale”.

“Si spera e si confida che il Ministero voglia premiare il grande sforzo, per mettersi insieme, condividere un obiettivo e le necessità di questi 12 piccoli comuni - aggiunge l’amministrazione pievana - Quindi, premiare, valorizzare l’impegno e le idee messe in campo per rilanciare zone montane, considerate marginali, ma che insieme hanno un forte valore ambientale e di tutela del territorio”.

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La proposta di rigenerazione urbana unisce 12 comuni montani di tre regioni