Buoni spesa telematici per i tifernati: 500 domande

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13 Maggio 2021
Con oltre 500 domande, si è conclusa l’operazione "Buoni Spesa telematici": nei prossimi giorni ci sarà l’attribuzione dei contributi economici ai cittadini che hanno subito una decurtazione del reddito a causa del Covid 19 e che non avevano avuto accesso ai ristori precedenti. Ne da notizia  l’assessore  Luciana Bassini che conferma come “le modalità di erogazione sono le medesime sperimentate con successo: ciascun beneficiario troverà il contributo accreditato nel proprio codice fiscale o tessera sanitaria e sarà sufficiente mostrarlo alla cassa per usufruirne automaticamente”.  
L’ammontare dei buoni va da 130 euro per nuclei famigliari composti da una sola persona a 400 euro per famiglie di sei o più soggetti. Saranno utilizzabili unicamente per l’acquisto di generi di prima necessità: pane, pasta, cereali, legumi, fette biscottate, biscotti, carni, pesce, prodotti in scatola, latte, formaggi e uova, oli e grassi, frutta, vegetali, sale, zucchero, confetture, miele, caffè, tè, acque minerali, prodotti per l’igiene, personale, prodotti per la pulizia e sanificazione della casa, prodotti alimentari per infanzia. Non potranno essere acquistati alcolici. I buoni spesa disponibili saranno spendibili entro e non oltre il 31 luglio 2021 presso uno degli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa e assegnati in base alla preferenza del beneficiario tra quelli indicati nell’elenco che pubblicato nel sito del Comune di Città di Castello.
“453 domande sono quelle ufficialmente compilate nella piattaforma on line del sito del comune ma di questo 50 non avevano i requisiti per l’accesso ai buoni spesa, perché non cumulabili con altri tipi di provvigioni o aiuti già in atto” conclude la Bassini “L’operazione buoni spesa è un elemento importante, grazie anche alle risorse del Governo dedicate a questa attività, di sostegno alle persone su cui gli effetti del Covid sono stati più impattanti, in parte perché già sulla soglia della criticità in parte per le conseguenze spesso traumatiche che la pandemia ha avuto sulla capacità occupazionale del nostro sistema produttivo. Sappiamo che il redde rationem sarà con lo sblocco dei licenziamenti e ci auguriamo che la reazione della nostra imprenditoria e del terziario sia in grado di recuperare il terreno perduto ma nel frattempo abbiamo improntato una rete si protezione ad hoc, in cui alle storiche cause di povertà, disagio, esclusione si affianchino anche le nuove, scatenate dal virus e dunque - ci auguriamo - transitorie, superabili con aiuti eccezionali e tempestivi. Oltre ai buoni spesa, voglio ricordare gli sgravi della Tari anche per ISEE non bassissimi, i bandi per famiglie numerose, le azioni Family Help e contro il divario tecnologico. La revisione del modello di welfare è stata a tutto tondo, abbiamo messo a verifica realtà consolidate come le residenze per anziani, con la revisione anche anagrafica dei criteri di accesso, che sta producendo i primi risultati. A fronte di 19 domande, nei prossimi giorni, procederemo all’assegnazione di tre alloggi della Casa verde. Ci sembra un segnale confortante per quanto il Comune sta cercando di fare a tutela della vulnerabilità e per sostenere i tifernati a rischio di povertà”.

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