Avranno finalmente una giusta sepoltura le ossa di un ignoto ritrovate nel 2015 durante le ricerche del corpo di Guerrina Piscaglia

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07 Giugno 2019

Un giallo nel giallo. Le indagini per la ricerca del corpo di Guerrina Piscaglia, scomparsa nel maggio del 2014, avevano portato alla scoperta di uno scheletro di un uomo rimasto però ignoto. Dopo 4 anni dal ritrovamento e grazie alla concessione del nulla osta alla sepoltura da parte del pm Marco Dioni, ora sarà possibile fare un giusto funerale a ciò che rimane di quest’uomo. Lo scheletro venne trovato nell'aprile 2015, le ossa erano state spezzate e bruciate, poi gettate in un tombino nel cimitero di San Gianni, nel comune di Sestino, dove le scoprirono i carabinieri. Inizialmente si pensò che fossero proprio della donna scomparsa da ‘Ca Raffaello l’anno precedente, ma questa teoria fu smontata appena gli esami rilevarono che appartenevano ad un umo. E' stato il medico legale Marco Di Paolo ad eseguire gli accertamenti sullo scheletro rimasto ignoto. I Ris hanno prelevato il Dna, ora nella banca dati, a disposizione per ogni eventuale comparazione in futuro. Elemento particolare, il ponte metallico nella dentatura dell'uomo, con fattura tipica dell'Est. La procura di Arezzo, con il pm Marco Dioni, ha dunque concesso il nulla osta alla sepoltura dopo che il tribunale ha emesso il "certificato di morte" della persona senza nome. Sarà il Comune di Sestino che provederà, a sue spese, a far rientrare i resti dall'obitorio dell'università di Pisa dove si trovano e procedere al seppellimento. Le spoglie dell'uomo senza nome avranno quindi pace in modo adeguato.

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