Asilo Cavour: chiusura o trasformazione? La sinistra per Castello chiede una valutazione di tutti gli elementi per garantire la storia della città

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11 Settembre 2017

La commissione programmazione del comune di Città di Castello domani martedì 12 settembre si troverà ad affrontare un argomento delicato:  la chiusura di un’istituzione, quella del Cavour, un pezzo della storia di questa città nell'assistenza prima, nella crescita educativa di bambini nella loro prima infanzia. Un decreto regionale prevede la chiusura o la trasformazione per alcune tipologie di istituzione fra i quali rientravano per la nostra città oltre al Cavour, l'Opera Pia Muzi Betti e la scuola Operaia Bufalini, ma mentre queste ultime avevano le caratteristiche per trasformarsi e continuare ad operare, l’Istituto  Cavour aveva davanti solo due strade : 1) quella della chiusura e la donazione dei propri beni e liquidità; 2) oppure quella di continuare a vivere con l'incorporazione nella scuola Operaia Bufalini che ne avrebbe garantito le finalità statutarie e la continuità storica ed educativa trasformandosi in Bufalini-Cavour, prendendo in carico tutto il patrimonio esistente nonché eventuali crediti e debiti. Fino a ieri, la seconda strada sembrava quella intrapresa , oggi invece l’orientamento sembra andare verso la  sua chiusura, cancellando così un pezzo di storia della città tifernate che fu. A questa vicenda fa riferimento Sandro Alunno de La Sinistra per Castello, il quale in una sua nota ricorda che fra l’altro terminerà anche l'attività educativa proprio nella sede storica dell’asilo scuola Cavour perché, scaduta la convenzione, la Banca metterà in vendita l'area a destinazione commerciale, il che farà venire a mancare un altro polo educativo nel cuore di Città di Castello. Polo educativo che 156 anni fa  i tifernati avevano messo gratuitamente a disposizione dei bambini. E ciò nonostante gli impegni e gli atti degli ultimi anni che avrebbero dovuto far tornare l'immobile alla sua destinazione originale, quella educativa, appunto. E dire che solo lo scorso anno,  era stato presentato un progetto europeo,  assieme alla Scuola Operaia Bufalini, per acquisire e ristrutturare l'immobile per trasformarlo proprio in un polo educativo per la città. Dunque la struttura si sposta temporaneamente  in un altro luogo del centro (con oneri per la comunità, visto il comodato gratuito con la Banca per la sede storica del Cavour dal 1932); ma fra i beni che il Cavour dovrebbe possedere in comproprietà, ci sarebbe un terreno vicino al nuovo ospedale, dove a suo tempo era stato programmato lo spostamento. Allora non se ne fece niente ma oggi quel progetto  che sembrava essere stato messo in archivio  sembra tornare in auge. E così la Sinistra per Castello chiede una valutazione con tutti gli elementi in campo per garantire la storia della città e i suoi servizi pubblici educativi nel centro storico;  per rilanciare e rafforzare la residenza nel cuore del capoluogo e per un progetto equilibrato di utilizzo del territorio e distribuzione dei servizi in  una visione a lungo periodo.

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