Anno difficile: in 150 mila negli uffici della Cgil

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22 Dicembre 2020


Oltre 150 mila: sono le persone assistitte dalle strutture della Cgil nella provincia di perugia.

A fare il bilancio annuale è stato Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia,

insieme alla segreteria provinciale, composta da Giuliana Renelli, Vanda Scarpelli, Fabrizio Fratini, Mauro Moriconi e Angelo Scatena.

Nel 2020 ci sono state più di 3mila domande di indennità da Covid-19; 1500 per il reddito di emergenza), oltre 7mila per la Naspi.

E ancora, 1524 verbali siglati per l'attivazione del fondo di solidarietà dell'artigianato, un settore letteralmente “messo in ginocchio” dall'emergenza.

Due mila pratiche di dimissioni, 600 vertenze individuali per mancati pagamenti di stipendio e centinaia di violazioni contrattuali, procedure concorsuali o “semplici” controlli delle buste paga.
Accanto a questo ci sono poi le crisi industriali con alcune aziende anche in Altotevere che stanno effettuando un profondo cambio della guardia.

«Il 2021 deve necessariamente vedere un approccio diverso, che consenta di indirizzare le tante risorse che arriveranno verso progetti solidi e credibili» ha detto il vertici della Cgil.

Che ha indicato 5 priotià: sanità; sisma e infrastrutture, i rifiuti, il fisco e i giovani.

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