Altrocioccolato all’attacco sulle tensostrutture: “Perché a noi no e al Tartufo sì?”

La replica del sindaco Secondi: “Mai fatto differenze tra eventi”. C’è l’interrogazione di Lignani

27 Ottobre 2023

Allestimento in piazza Matteotti e Gabriotti delle tensostrutture per il prossimo Salone Nazionale del Tartufo

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Allestimento in piazza Matteotti e Gabriotti delle tensostrutture per il prossimo Salone Nazionale del Tartufo

A pochi giorni dalla conclusione di Tiferno Comics e a meno di una settimana dall’inizio del Salone del Tartufo Bianco Pregiato, è polemica sull’utilizzo delle tensostrutture in centro storico.

L’attacco di Altrocioccolato. Ad aprire, ulteriormente, il dibattito è Massimo Luciani, presidente di UmbriaEquoSolidale, organizzatrice di Altrocioccolato, la cui edizione 2023 è saltata. L’associazione ha messo ieri (giovedì 26 ottobre) un duro comunicato. “Dopo che l’amministrazione comunale – scrive UmbriaEquoSolidale – ha ripetutamente asserito che non ci sarebbero state tensostrutture, causando di fatto l’annullamento della manifestazione, scopriamo che al Salone del Tartufo Bianco sono presenti le stesse tensostrutture con lo stesso fornitore di sempre”. “Lo stupore – continua – è accresciuto dal fatto che anche Tiferno Comics ha visto il montaggio di una tensostruttura della cui esistenza non eravamo stati messi al corrente, nonostante le sollecitazioni”. “Perché ci avete negato queste tensostrutture o anche solo la possibilità di compartecipare al loro utilizzo?”, chiede quindi UmbriaEquoSolidale al Sindaco e all'Assessore al commercio Letizia Guerri.

La risposta del sindaco. La replica non si è fatta attendere da parte di Secondi: “Il Comune Città di Castello ha sempre garantito lo svolgimento dell’evento ed era pronto a farlo anche quest’anno: chi ha organizzato manifestazioni in città ha pagato autonomamente le tensostrutture, non abbiamo trattato Altrocioccolato come figlio di un Dio minore, ma nemmeno come figlio di un Dio maggiore rispetto alle altre associazioni”. “Ogni altra risposta verrà data nelle sedi opportune – precisa il primo cittadino – sottolineando che “il Comune di Città di Castello è stato l’unico in Umbria a sostenere Altrocioccolato negli ultimi anni, a fronte di una richiesta di 10 mila euro di contributo e di servizi comunque onerosi per l’ente”. “Non siamo stati in grado però di mettere a disposizione la tensostruttura, perché in quella fase l’organizzazione della Mostra del Tartufo, che è cambiata nel 2023 rispetto alle edizioni precedenti, non era stata ancora affidata e, di conseguenza, non eravamo in grado di prendere impegni”, conclude Secondi.

L’interrogazione di Lignani. La discussione è ulteriormente alimentata in queste ore da una interrogazione presentata dal consigliere comunale Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica), che però allarga il campo del dibattito alla gestione complessiva del Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato, in programma dall’1 al 5 novembre. Manifestazione che si avvale delle tensostrutture in questione. Per l’esponente dell’opposizione è necessario chiarire quale sia stato “il costo della comunicazione e della grafica dell'evento, perché non sia stato possibile prevedere il montaggio di una singola tensostruttura e quali siano i costi relativi al montaggio e allo smontaggio delle due differenti montate in piazza Matteotti a distanza di due giorni”. Per Lignani Marchesani è il caso anche di valutare “la necessità di ampliare la platea, istituzionale e non, all'interno della governance dell'evento, non chiedendo solo quote associative o contributi, ma offrendo un significativo ruolo nella gestione degli eventi ai potenziali aderenti” e “la necessità di un investimento in comunicazione che metta Città di Castello alla pari con similari eventi, non solo dal punto di vista della qualità in cui la trifola altotiberina eccelle, ma anche nel catturare, attraverso la rete, potenziali espositori, avventori e turisti”. “La sinergia stessa tra eventi all'interno del centro storico – eccepisce in conclusione Lignani Marchesani – ha avuto un evidente segno negativo, come dimostra lo smontaggio il giorno 23 ottobre ed il rimontaggio il giorno 25 ottobre di differenti tensostrutture”.

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La replica del sindaco Secondi: “Mai fatto differenze tra eventi”. C’è l’interrogazione di Lignani