Allerta Coronavirus, utenti di Inps e Poste fanno la fila fuori

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02 Marzo 2020

“Per evitare il rischio da coronavirus e seguendo l’ordinanza della Regione Umbria, vi preghiamo di non affollare i locali, ci scusiamo per eventuali attese”. E’ questo, in sintesi, il messaggio affisso da alcuni giorni negli ingressi delle Poste Italiane  e dell’Inps a Città di Castello. In pratica, in questi importanti servizi tifernati si dovrebbe entrare una persona alla volta per non creare troppo assembramento nelle aree di attesa. Stessa ordinanza ma comportamenti interpretati diversamente. Alle Poste di Via Gramsci, il maggior ufficio in questo ambito nel comune tifernate, gli utenti leggono l’avviso, restano per alcuni minuti in stand by di fronte alla porta scorrevole, ma accedono all’ufficio. Poca fila, quindi, e affollamento all’interno del tutto normale. Nessun pre-filtraggio, nessuna mascherina e clima tutto sommato sereno. Alcune differenze invece si riscontrano all’INPS in zona Riosecco. Qui, fin da subito, c’è fila all’ingresso, con gli utenti che, con una certa sorpresa, aspettano il loro turno nel porticato esterno. Attesa lunga, di diversi minuti, per qualcuno di circa un’ora. Porta chiusa a chiave e filtraggio del personale della sicurezza con tanto di guanti igienici. All’Inps non si entra se prima non esce qualcuno, con un massimo di cinque utenti in contemporanea nella zona di attesa. Misure preventive? Di contenimento? Di certo qualche disagio c’è, anche se ancora molto limitato.

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