Allarme lupi: la Regione Toscana ha promesso maggiori risarcimenti, ma può essere una soluzione a medio-lungo termine?

di:
25 Ottobre 2017

Nei giorni scorsi Coldiretti Toscana aveva dichiarato lo stato di mobilitazione ed aveva presentato alla Regione un nuovo ed aggiornato documento di richieste per l’insostenibile stato nel quale sono costretti ad operare gli allevatori con i continui attacchi al bestiame da parte di animali predatori, lupi ed ibridi in particolare. A distanza di pochi giorni è arrivata la risposta dell’Assessore Remaschi che ha sottolineato come la Regione Toscana intende muoversi su tutti i fronti, tra cui di particolare rilevanza quello di assicurare agli allevatori un risarcimento dei danni più congruo per le azioni dei predatori. Al tempo stesso è stato annunciato l’invio di una nuova lettera indirizzata al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti per richiede formalmente di poter attuare sul territorio toscano i punti principali del cosiddetto ‘Piano lupo' ancora bloccato a livello nazionale con la richiesta formale al Ministero di autorizzare il progetto di prelievo in Toscana, in deroga alle disposizioni di cui agli art. 8 e 11 del DPR 357/97. In pratica il numero di prelievi richiesto è pari al 5% della popolazione dei lupi presenti in Toscana, stimati intorno ai 600 capi, mirato alle situazioni particolari di predazioni su greggi di ovini e bovini. Tra le richieste formalizzate da Coldiretti alla Regione anche quella di garantire la puntuale e corretta quantificazione e liquidazione dei danni e la rapida definizione, presso gli uffici della Commissione europea, la procedura per superare il regime del “de minimis”, applicato al risarcimento dei danni da predatori, che limita l’importo pagabile a ciascuna impresa a non più di 15.000 euro in un triennio.

Tags