Aggressioni in ospedale, terminato il corso per l'autodifesa di medici e infermieri

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07 Gennaio 2020

Sono sempre più frequenti le aggressioni in ospedale, realtà che ha reso necessario l’avvio di un corso di difesa per potersi tutelare in casi limite. Sono 110mila i sanitari, medici e infermieri che hanno partecipato al corso Care (Consapevolezza, ascolto, riconoscimento, empatia) promosso dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche e la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri. Ricordiamo nei mesi scorsi l’aggressione avvenuta negli ambulatori del distretto sanitario di Sansepolcro ai danni di un medico e di un tecnico asl, ancor prima quella di un paziente che nella casa della salute di Pieve Santo Stefano aveva aggredito il proprio medico psichiatra. Situazioni che hanno portato anche il personale sanitario della Valtiberina a prendere parte ai corsi che hanno coinvolto tutta la Asl Toscana Sud Est. Non solo le aggressioni fisiche però preoccupano i lavoratori del mondo sanitario, sempre più spesso infatti anche verbalmente alcuni pazienti si accaniscono contro dipendenti o personale medico, per questo nei corsi, attraverso specifiche tecniche verbali e di comportamento, viene spiegato come sia possibile evitare che situazioni incandescenti esplodano del tutto. Chi ha avuto modo di applicare ciò che ha imparato ha registrato un riscontro positivo con una riduzione dell'aggressività nel 25-30% dei casi. Un primo passo avanti per la tutela di medici e infermieri quotidianamente esposti a situazioni imprevedibili.

 

 

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