Aggiornamenti importanti sul caso del bambino affetto da meningite: è stato trovato il ceppo di appartenenza del batterio meningococcico.

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09 Novembre 2017

Si è trattata di una meningite determinata da un Meningococco di sierotipo B. E’ questa la notizia che molti stavano aspettando  e che è stata resa pubblica questo pomeriggio. Il piccolo era stato sì vaccinato nel 2014, ma per il meningococco di tipo C, il più frequente nella nostra zona. Le sue condizioni stanno nel frattempo migliorando anche se ancora i medici del reparto di pediatria dell’ospedale di Città di Castello si riservano la prognosi. L’unità ospedaliera di pediatria ha subito reagito e risposto in modo appropriato – ha dichiarato la Dott.sa Daniela Felicioni, Direttore del Distretto Sanitario Alto Tevere Umbro - sia nella formulazione della  diagnosi, che nella organizzazione dell’allestimento e della somministrazione della terapia. Appena è arrivata la notizia di sospetta meningite batterica, il servizio di Igiene e Sanità Pubblica, sotto il coordinamento della Dott.sa Anna Pasquale, si è attivato con l’inchiesta epidemiologica per cercare tutte le persone che avessero avuto contatti stretti nei 7 giorni antecedenti i primi sintomi di malessere del bambino. Il contatto stretto presuppone un contatto ravvicinato e prolungato di almeno tre/quattro ore nello stesso ambiente. La profilassi si è conclusa entro le 48 ore dal momento della diagnosi e sono stati sottoposti a profilassi 89 bambini e 15 adulti.

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