Acquisizione gratuita del CVA di Santa Lucia: interviene Marco Gasperi del M5S

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20 Marzo 2018

Marco Gasperi, capogruppo del M5S di Città di Castello, risponde ad un articolo della Maggioranza consiliare sull’acquisizione gratuita del CVA di Santa Lucia. Segue il comunicato stampa del M5S.

“Ogni uomo ha i propri limiti; quelli della Maggioranza di Città di Castello sono esponenziali. Assoluta è da parte loro l’incapacità di superare la barriera della smania di potere e comando, la quale smania tende passo dopo passo a “deragliare” gli sventurati verso una strada dapprima parallela e successivamente opposta a quella iniziale. Condizione nella quale ci si ritrova presto immersi nella totale confusione di non saper più comprendere qual è la meta e il proprio ruolo nel viaggio. Nello scorso Consiglio Comunale veniva proposto all’ordine del giorno la possibilità di “acquisire gratuitamente” il CVA di S. Lucia. Cosa che di per se può essere definita lodevole se non fosse per le reali intenzioni di quell’atto amministrativo. Anzitutto abbiamo chiesto come mai il demanio ci offrisse uno stabile inagibile e che spese di ristrutturazione sarebbe stato necessario sostenere, abbiamo chiesto perché prima di votare non ci fosse stato un passaggio nella competente Commissione e abbiamo chiesto come mai sull’atto nulla di tutto questo era riportato. Inizialmente ci hanno risposto che in un secondo momento, e quindi successivamente al voto, ci sarebbero state delle spiegazioni e poi, solo dopo che abbiamo chiesto di rimandare il punto all’o.d.g. per la nostra impossibilità di votare un atto che ci sarebbe stato “spiegato successivamente”, hanno confessato che di fatto si acquisiva lo stabile del CVA di S. Lucia e che si sarebbero poi dovute investire delle non ben chiare somme. Come giustificazione per questo “atto ingannevole” hanno dichiarato che tale azione veniva compiuta per “ripagare” quella zona per i disagi dovuti alla presenza della discarica di “Belladanza”. Ecco dove di fatto la via e i ruoli si sono persi. I cittadini di S. Lucia, come quelli di tutti gli altri quartieri, hanno già diritto ad un CVA e il riconoscimento di un diritto non può essere considerato a titolo di qualsivoglia rimborso. A maggior ragione se il “rimborso ai cittadini” avviene con i soldi dei cittadini. Di fatto vogliono “regalarci” una cosa che ci spetta e lo vogliono fare con i nostri soldi.

Infine, i disagi derivanti da “Belladanza” sono ben altra cosa e di certo non “svendibili” in cambio di qualsivoglia struttura. La salute non è merce di scambio.

Questa Amministrazione dovrebbe cominciare a rendersene conto, a cominciare da questa Maggioranza alla quale invece va tutto inspiegabilmente meravigliosamente bene”.

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