A Sansepolcro nasce Centauri Rugby ASD

Sul campo sportivo di Gragnano, il primo club rugbistico biturgense

21 Settembre 2023
Fabio Ciotti

Il vicepresidente della Centauri Rugby, Fabio Ciotti

Fabio Ciotti, vicepresidente della neonata Centauri Rugby di Sansepolcro, ci parla del percorso che ha portato alla creazione del club. “L’idea è nata dall’esperienza che ho fatto giocando vent’anni a Città di Castello e parlando col presidente Paolo Rampacci. Visto che nel corso degli anni ci sono stati tanti giocatori di Sansepolcro, tra cui tanti bambini che avevano difficoltà, perché da qui le squadre più vicine sono a Città di Castello, Perugia o Arezzo. Abbiamo notato che c’era questo buco per quanto riguarda la Valtiberina e le zone limitrofe, che potrebbero essere ricettive per un’offerta sportiva nuova come il rugby.

“Era già da un po’ che ci pensavamo e alla fine ci siamo buttati, con la collaborazione del Città di Castello con cui collaboriamo”, continua Ciotti. “Ringrazio ovviamente l’amministrazione comunale per il supporto, oltre che la Pro Loco e l’ASA Gragnano per la concessione di questo campo su cui ci troviamo benissimo. Abbiamo deciso di intraprendere questa avventura partendo quasi da zero, ma la risposta è già buona.”   

L’idea è ovviamente quella di cominciare insegnando ai più piccoli. “La base è il mini rugby, partendo dagli under-6 fino agli under-12, più gli under-14. Anche se ovviamente siamo aperti anche ai più grandi. Il mini rugby non si struttura a campionati, ma a concentramenti: dei piccoli tornei organizzati dalle varie società. Quale che sia il tuo numero, puoi comunque andare e mischiarti all’interno delle altre squadre. Si tratta proprio di aggregazione totale. Quindi un modo per giocare lo possiamo trovare sempre. Da qui si parte per poi sviluppare qualcosa di più grande. I tecnici ci sono e gli aiutanti anche, perché sono già stato contattato da molti ex giocatori che sono entusiasti del progetto. Quando ci sono tante persone che partecipano, già la strada è spianata.”

“Uno dei nostri tecnici, Luigi Zani, che lavora assieme a noi come anche Simone Chiasserini, ha già fatto dei progetti con le scuole di Sansepolcro”, spiega Ciotti. “Progetti che ripartiranno e che riguarderanno tutti i ragazzi delle scuole elementari e medie. La scuola è sempre una buona base su cui costruire la passione per uno sport. Un bambino può provare durante le ore di educazione fisica e se gli piace si rivolge a una società. Fino ad ora però dovevano andare fino a Città di Castello, ora invece abbiamo completato l’offerta sportiva a Sansepolcro”.

Quando gli si chiede perché un ragazzo dovrebbe decidere di cominciare a giocare a rugby, Ciotti risponde: “Un bambino sceglie il rugby innanzitutto perché parla a degli istinti innati che abbiamo. Quando gli dai una palla in mano, la prima cosa che fa è cominciare a correre. È uno sport che punta moltissimo sull’aggregazione, come dimostra la pratica del terzo tempo. Credo però soprattutto che un bambino introverso e magari in carne, grazie al rugby possa guadagnare quella fiducia in sé stesso che altrimenti non avrebbe. Questo sport a dentro di sé qualcosa che riesce a renderti una persona completa dal punto di vista del rispetto, della fiducia nel compagno e del rispetto reciproco. Oltre a questo serve ovviamente come esercizio di educazione motoria, che viene insegnata sempre meno.”

“Quello che ci piace molto fare è coinvolgere le famiglie”, conclude Ciotti. “Quando il ragazzo va al concentramento o alla partita il genitore non deve essere solo un accompagnatore, ma deve essere coinvolto prima, durante e dopo. Poi coinvolgere i genitori nella vita del club vuol dire fare crescere quest’ultimo”.

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Sul campo sportivo di Gragnano, il primo club rugbistico biturgense