VERTENZA COSE DI LANA: MOBILITA' PER 10 DIPENDENTI

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10 Maggio 2017
ttv

Alla fine il risultato è stato ottenuto: infatti nella vertenza Cose di Lana è stata accolta la richiesta di Rsu e sindacati per la messa in mobilità di 10 dipendenti dello storico maglificio biturgense.

Si tratta di lavoratori attualmente in cassa integrazione. L’intesa è stata siglata nel preannunciato incontro in Comune a Sansepolcro: c’erano il sindaco Daniela Frullani, Guido Guiducci per la Cgil, Mario Foscarini per la Cisl, il dottor Paolo Grasso e la dott. Romina Nanni, rispettivamente responsabile e funzionario per la formazione professionale della Provincia di Arezzo, la dott. Patrizia Macchione, responsabile dell'area vigilanza della direzione territoriale aretina del lavoro, la rappresentanza sindacale unitaria e, per l'azienda, Cesare Conti e a Giampiero Bilancetti. L'accordo prevede che la mobilità proceda in due diverse fasi: per le prime 5 unità lavorative, già previste dalla dirigenza aziendale, di fatto è già scattata ieri. Per le altre 5 la scadenza è protratta al 15 dicembre, senza peraltro dover fare riferimento all'ammissione al concordato. E così i 10 lavoratori adesso saranno licenziati e saranno di seguito iscritti nelle apposite liste. In questo modo riceveranno l'80% dello stipendio; se di età inferiore ai 50 anni, il trattamento durerà 18 mesi, se superano i 50 anni l'allungamento è a 24 mesi. Bisogna comunque sottolineare che questo meccanismo si sarebbe potuto instaurare soltanto nel caso in cui la mobilità fosse stata concessa entro il prossimo 31 dicembre: in caso contrario la normativa prevede che per ambedue le categorie (sopra e sotto i 50 anni) vengano decurtati sei mesi dalla durata del periodo. Sempre la legge dice che le imprese intenzionate ad assumere i lavoratori in mobilità possano godere di sgravi fiscali. Soddisfatti sindacati e rsu per la sigla di questa intesa, visto che è l’unica volta in tutta la vertenza che sono riusciti a raggiungere un obiettivo, visto che finora l'azienda aveva sempre avuto in mano le trattative. Così per dieci lavoratori sui 50 sostenuti da ammortizzatori sociali si apre l'uscita definitiva da Cose di Lana. Per alcuni la cosa arriva dopo molti anni di lavoro in un’impresa che è stata prestigiosa e che nei momenti migliori ha dato lavoro a più di 200 addetti. Ora l’azienda riparte col nome di Supermaglia con circa cento lavoratori:

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