Tratta e sfruttamento di esseri umani: in umbria oltre 606 mila euro, al via progetto regionale "free life"

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10 Maggio 2017
ttv

La Regione Umbria, da sempre in prima linea contro la tratta e lo sfruttamento degli esseri umani, potrà contare su un finanziamento del Dipartimento Pari Opportunità di oltre 606 mila euro, per avviare sul territorio regionale il progetto Free Life, volto ad assicurare, anche attraverso l'attivazione di un numero verde, alle persone vittime di sfruttamento e tratta e ai richiedenti e titolari di protezione internazionale, a forte rischio tratta, adeguate condizioni di alloggio, vitto, assistenza e integrazione sociale: lo rende noto l'assessore regionale alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, annunciando che il progetto "Free Life", presentato dalla Regione Umbria in risposta al Bando 1/2016 emanato dal Dipartimento Pari opportunità, è stato ammesso a finanziamento con il punteggio di 94/100, collocandosi così al secondo posto nella graduatoria nazionale. L'iniziativa coinvolgerà i Comuni capofila di tutti i 12 Ambiti sociali della Regione Umbria, L'Anci regionale, le due Prefetture, le due Aziende Sanitarie e le due Aziende ospedaliere, i Comandi regionali delle Forze dell'Ordine, le Agenzie Formative, le Associazioni di categoria del mondo del lavoro e le Organizzazioni sindacali. Inoltre, l'innovatività del progetto Free Life risiede nell'estensione degli interventi in tutti i servizi SPRAR e CAS regionali, nella sperimentazione di azioni pilota e formazioni mirate. Il sistema anti-tratta regionale sarà implementato su due livelli: uno politico, con l'istituzione di un Tavolo di Governance e l'Accordo attuativo anti tratta in Umbria, il secondo, più operativo, che allargherà a tutto il territorio l'azione di emersione del fenomeno attraverso l'intervento capillare delle Unità di Strada e l'implementazione della postazione regionale del Numero verde.Il progetto avrà una durata di 15 mesi.

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