Sansepolcro: stelle incontro su pesticidi del Movimento 5, Valentino Mercati tuona ancora sui pesticidi

di:
10 Maggio 2017
ttv

Il Movimento 5 Stelle di Sansepolcro ha organizzato sabato un incontro tenutosi nella Sala del Consiglio Comunale e dedicato al discusso tema dei fitofarmaci utilizzati in agricoltura. A introdurre il dibattito è stata la candidata sindaco Catia Giorni e c’erano fra i relatori le deputate Chiara Gagnarli (vicepresidente della Commissione Agricoltura) e Patrizia Terzoni (Commissione Ambiente) che hanno relazionato sull'attuale stato di attuazione del Piano di Azione Nazionale sulla difesa dai fitofarmaci e su alcune loro proposte in tema di uso e regolamentazione di queste sostanze. Ha parlato anche il dott. Michele Guida, presidente di ISDE – Medici per l'ambiente di Arezzo che ha portato una serie di dati di estremo interesse sul legame tra uso improprio dei pesticidi e ricadute sulla salute pubblica. Ma l’intervento di maggiore spicco è stato senz’altro quello di Valentino Mercati, fondatore e presidente del Gruppo Aboca (che ha annunciato importanti iniziative della sua azienda in tema di coltivazioni biologiche e tabacco). Fra queste da sottolineare il protocollo siglato di recente tramite il quale l’azienda Aboca si è resa disponibile ad acquistare dai tabacchicoltori dell’Alta Valle del Tevere il loro prodotto, purché tabacco biologico, al posto delle multinazionali pagandolo fino al 70% in più rispetto al prezzo corrente e avviando contemporaneamente un’azione condivisa di avviamento alla tabacchicoltura biologica, un metodo che garantirebbe un prodotto richiestissimo e quasi introvabile sul mercato. Tutto ciò partendo dalla considerazione che i danni peggiori alla salute dei consumatori non li procura tanto il tabacco quanto piuttosto i prodotti chimici che finiscono in sigari e sigarette, ma anche tenendo conto – ha aggiunto Mercati – dell’obiezione avanzata dai tabacchicoltori locali, secondo i quali la conversione al tabacco biologico sarebbe per loro un’operazione in perdita. Insomma, un’azione questa avviata dal gruppo Aboca che intende sgombrare il campo dal meccanismo perverso che obbliga gli agricoltori votati alla coltivazione del tabacco a obbedire a un mercato internazionale drogato, che già ora è fuori dalle norme vigenti e che impedisce ai coltivatori introiti dignitosi. Una provocazione, dunque, ma anche una proposta concreta, che possa inoltre obbligare la politica e la pubblica amministrazione a incamminarsi nelle buone pratiche dell’agricoltura biologica.

Tags