Rischi da dissesto idrogeologico in Altotevere a causa del sistema di dighe Montedoglio-Sovara per via di nuove probabili esondazioni

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10 Maggio 2017
ttv

E’ da Perugia che arriva un nuovo allarme su eventuali alluvioni nel prossimo futuro in Alta Valle del Tevere umbra ma anche toscana: infatti i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari hanno presentato una interrogazione alla Giunta regionale guidata dalla governatrice Catiuscia Marini sui rischi da dissesto idrogeologico in Umbria, con riferimento al sistema di dighe Montedoglio-Sovara a causa di nuove esondazioni. I due esponenti pentastellati evidenziano, nel loro atto ispettivo, che “il bacino fluviale del Tevere è regolato a monte da un imponente sistema di dighe: quella di Montedoglio (già colpita da eventi semicatastrofici con la mai risolta e riparata disintegrazione di un muro di sfioro della diga il 29 dicembre del 2010) e quella del Sovara, che anche recentemente, il 6 novembre scorso, ha visto esondare appunto il torrente Sovara (affluente del fiume Tevere) nel territorio del Comune di Citerna, nelle frazioni di Pistrino e Fighille. Questi allagamenti – hanno spiegato Liberati e Carbonari – non sono stati affatto inusuali e furono a loro volta preceduti da altri assai significativi nel 2012, per i quali la Regione Umbria spese circa 59mila euro in risarcimenti e circa 470mila euro per interventi tecnici, “che dovevano essere risolutivi e invece non sembrano serviti ad alcunché”. Le dighe di Montedoglio e Sovara – hanno precisato i consiglieri regionali umbri pentastellati – sono collegate da un tunnel di adduzione sotterraneo di km 8 circa, con un diametro pari a 3 m e 60cm, con una rete acquedottistica diretta verso Arezzo e la Valdichiana. Gli autori dell’interrogazione alla Regione Umbria riferiscono poi che “da testimonianze oculari e documenti, quando la piena cresceva a Pistrino, una manciata di km a valle, la diga a monte era pressoché vuota e con la saracinesca aperta. I cittadini – hanno scritto ancora i due interroganti - sospettano che la piena, arrivata dopo oltre 8 ore dalla fine delle precipitazioni, sia stata provocata proprio da rilasci della diga”. Alla luce di ciò, Liberati e Carbonari chiedono alla Giunta regionale di Perugia di sapere: se intenda a procedere a interventi finalmente risolutivi contro questi fenomeni, ed eventualmente come, quando e con quali risorse; se consideri utile ampliare l'alveo del torrente Sovara; come abbia interagito e quali misure abbia adottato l'Ente Acque Umbro-Toscano per prevenire l'alluvione del 6 novembre scorso; come mai le verifiche di tenuta sismica della diga sul Sovara si siano ripetute ininterrottamente dal 2013, prima della crisi sismica in corso, e quale ne sia stato finora l'esito; Liberati e Carbonari chiedono a questo proposito l’elenco dei lavori svolti e infine come intenda procedere la Giunta regionale dell’Umbria per risarcire i danni ai cittadini e alle imprese colpiti dall'alluvione.

 

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