Preso di mira dai ladri anche il bar nella zona San Pio a Città di Castello.

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10 Maggio 2017
ttv

Ancora furti in vallata; ormai sgraniamo lo stesso rosario ogni giorno, ma andiamo per ordine: l’ultimo episodio ladresco si colloca a Selci di San Giustino in viale Francesco Nardi. Dei ladri acrobati sono saliti con una corda fino al terzo piano di uno stabile nel pomeriggio domenicale, hanno sradicato dal muro una cassaforte asportando così monili preziosi, contanti e una collezione di monete antiche di grande valore. Il tutto per qualche migliaio di euro. Lunedì la denuncia ai carabinieri da parte dei proprietari, una coppia di anziani. Quasi certamente i banditi avevano studiato i costumi degli abitanti dell’appartamento. I due coniugi alle 17 erano andati in visita dal figlio a Città di Castello, e sono poi tornati circa alle 20. In questo lasso di tempo i malviventi sono entrati e con calma hanno rovistato ovunque, per poi trovare la cassaforte, che hanno divelto dalla parete. L’hanno poi scassinata e vuotata del suo contenuto, dileguandosi infine senza lasciare traccia di sé. Altro furto questa mattina presto a Città di Castello in un noto circolo/bar con annessa sala giochi del quartiere San Pio X, visitato dai soliti ignoti pare nelle primissime ore di stamani. Per quanto se ne sa è stato devastato l’ingresso , sono stati scassinati i videogiochi e le slot machines: l’ammontare dei danni è al vaglio dei titolari del locale e degli inquirenti, in questo caso i Carabinieri tifernati. Ancora a Città di Castello il Nucleo operativo tifernate dell’Arma ha arrestato un 38enne tifernate, riconosciuto come l’organizzatore dell’acquisto di oltre 20 kg di hashish proveniente dalla Spagna. L’uomo è stato arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Perugia su richiesta della locale Procura della Repubblica. I militari di Città di Castello avevano bloccato a ottobre una coppia che stava portando a Città di Castello lo stupefacente: l’alt alla berlina scura, un’Audi, venne dato all’altezza di Vingone e si scoprì che c’erano più di duecento panetti di hashish in un borsone (per 200mila euro di valore).Inoltre, i due erano in possesso anche di 1.100 euro circa in contanti che, dagli accertamenti condotti successivamente, pare costituissero il prezzo della loro prestazione di trasporto della sostanza dalla Spagna verso l’Italia. In quella circostanza, il veicolo, la droga e i soldi furono sottoposti a sequestro. Quanto al 38enne tifernate arrestato ora, nl suo domicilio i Carabinieri hanno sequestrato altri 80 grammi circa di hashish e 2.800 euro circa in contanti, probabile bottino dello spaccio. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto alla casa circondariale di Perugia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Per rendersi conto dell’importanza del sequestro a suo tempo operato, basti pensare che dall’hashish recuperato si sarebbero potute ottenere circa 50.000 singole dosi.

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