OMICIDIO CENCIARINI: IL FIGLIO MINORE INDAGATO PER OMICIDIO ESCE SORRIDENDO DALLA PROCURA DI PERUGIA

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10 Maggio 2017
ttv

“L'ho vista colpirsi, mamma si è ferita da sola. Ho cercato di fermarla ma non ci sono riuscito". Federico Bigotti, ventuno anni, aveva dichiarato di aver visto la madre procurarsi ferite mortali accoltellandosi di proposito e di aver quindi chiamato subito i carabinieri. Ora com’è noto il giovane, unico presente in casa al momento di quello che secondo gli inquirenti sembra essere un delitto, è indagato per omicidio aggravato. Sua madre, Anna Maria Cenciarini, lo ricordiamo, è stata trovata morta lunedì scorso in un'abitazione in frazione Varesina di Città di Castello. Da quanto si è appreso dai conoscenti e dai parenti Anna Maria era una donna che ultimamente viveva serena in famiglia e da quando si era collocata in pensione dal lavoro si era dedicata totalmente al marito e alla famiglia (l'altro figlio, 28 anni, è sposato e vive in un'altra abitazione sempre a Città di Castello). Le indagini proseguono anche per cercare soprattutto di individuare un movente che possa contribuire a far chiarezza sull'episodio. Sul corpo della donna all’Istituto di Medicina Legale di Perugia è stata intanto disposta l'autopsia, della quale si conoscerà l'esito più avanti. I carabinieri hanno parlato a lungo con Federico e il suo racconto non è apparso lineare. Anche perché l'altra ipotesi, quella del suicidio, secondo gli inquirenti appare sempre più improbabile: sul corpo senza vita di Anna Maria Cenciarini, questo ormai si sa, ci sono tracce di "almeno otto coltellate" inferte tra il petto e il collo. Federico è uscito ieri dalla procura di Perugia senza rilasciare dichiarazioni. Ad accompagnare il 21enne gli avvocati Francesco Areni e Vincenzo Bochicchio, oltre al padre e al fratello maggiore che comunque non erano stati convocati. Davanti ai pubblici ministeri Federico si è avvalso della facoltà di non rispondere. L'avvocato Bochicchio ha spiegato che "al giovane è stato contestato il reato ma non un vero e proprio capo d'accusa". Il legale ha poi ribadito che "solo Federico è indagato". "L'avviso di garanzia - ha aggiunto l’avvocato - gli è stato notificato per il conferimento dell'incarico in vista dell'autopsia". Federico, dunque, ventuno anni e le passioni che condividono i ragazzi di quell'età: i social network come facebook e Instagram, qualche frase "a effetto" scritta di getto e il cui senso è conosciuto solo alla cerchia di amici. All'indomani dell'omicidio Federico Bigotti ha pubblicato un selfie sul proprio profilo Instagram. Accanto alla foto un cuore azzurro seguito dalla frase con l'hashtag "riposa in pace mamma". Federico è molto conosciuto nel quartiere San Pio X, dove ha abitato assieme alla famiglia prima di trasferirsi a Varesina , un minuscolo nucleo di case che si affaccia lungo la strada che porta al valico. Da alcuni mesi, però il ventunenne non si vedeva più in giro. In ogni caso un ragazzo normale, amante della palestra, tranquillo a dispetto della statura e del fisico, fattori questi che non passavano inosservati. Al momento il ragazzo si è trasferito nella casa del fratello maggiore assieme al padre, dato che l'abitazione dove è avvenuto l'omicidio è stata messa sotto sequestro.

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