Medico di famiglia: Studi medici aperti dalle 8 alle 24, ovvero h16, e 7 giorni su 7, ecco cosa cambia

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10 Maggio 2017
ttv

Mai più file estenuanti al pronto soccorso perché il medico di fiducia non c'è. E’ in arrivo una rivoluzione per quanto riguarda l’assistenza dei medici di famiglia e di conseguenza il ruolo di Cup e Pronto Soccorso. Presto si avranno Studi medici aperti dalle 8 alle 24, ovvero h16, e 7 giorni su 7, mentre nelle ore notturne entra in campo il 118, e niente più file per pagare ticket e prenotare visite ai Centri unici di prenotazione (Cup): si potrà fare tutto direttamente nello studio medico. Sono le principali novità contenute nell'Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale che il Comitato di settore Governo-Regioni ha appena approvato.
La novità di maggior rilevo è dunque quella che assicura agli assistiti la disponibilità del medico per 16 ore al giorno e sette giorni su sette. Una continuità assistenziale che dovrà essere garantita dalle 8 del mattino alla mezzanotte da medici di famiglia e guardia medica, oramai assimilati in un ruolo unico. Una ''staffetta che consente di avere più medici disponibili nell'arco della giornata, andando a coprire anche fasce orarie come quelle delle 8 alle 10 del mattino o del primo pomeriggio, dalle 14 alle 16, oggi meno coperte con la conseguenza che si creavano spesso intasamenti nei pronto soccorsi a discapito di chi aveva invece una vera emergenza .Per quanto riguarda invece I servizi di pediatria , questi saranno garantiti dalle 8 alle 20 per cinque giorni la settimana. A garantire la continuità delle cure saranno le Aft, Aggregazioni territoriali funzionali, non un luogo fisico, ma un nuovo modello organizzativo che consentirà comunque ai cittadini di trovare il medico per tutto l'arco della giornata. Terminato il turno del proprio dottore di fiducia, ce ne sarà comunque un altro a disposizione, collegato a un data base che consentirà in qualsiasi momento di avere sottomano il profilo sanitario dell'assistito. "Nelle grandi città basterà rivolgersi allo stesso studio al quale si è abituati ad andare in visita, nei piccoli centri più probabilmente, finito il turno del medico di propria scelta ci si dovrà spostare nel vicino studio del medico che gli subentra. Ma c’è un’altra novità: Il nuovo modello di assistenza di base dovrebbe inoltre favorire la nascita di nuovi maxi-ambulatori, con presenza di più medici di famiglia dove è possibile fare prime analisi cliniche, accertamenti diagnostici meno complessi e piccola chirurgia ambulatoriale e altri centri con specialisti ed infermieri ;oggi in Italia si contano già oltre 800 di queste strutture, "che dovrebbero ora diffondersi in tutto il territorio nazionale grazie a questa nuova convenzione che dovrà comunque essere approvata da ogni singola regione

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