L'Olio di palma provoca danni alla salute

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10 Maggio 2017
ttv

Ormai non c’è più alcuna giustificazione che tenga: continuare ad assumere cibi che contengono olio di palma è una scelta che porta a conseguenze gravi per la salute. L’ulteriore conferma arriva da uno studio italiano: l’olio di palma – dicono le Università di Bari, Padova e Pisa, in collaborazione con la Società Italiana di Diabetologia - è in grado di distruggere le cellule del pancreas che producono l’insulina. Conseguenza: l’olio di palma provoca danni irreversibili, tra questi – oltre ai già dimostrati danni a carico del sistema cardiovascolare - il diabete mellito. E assumere - anche inconsapevolmente – grandi quantità di questo grasso saturo non è poi così difficile. Soprattutto per i bambini. L’olio di palma è infatti contenuto in molti prodotti della prima colazione, biscotti (anche quelli della prima infanzia) e merendine. Nello studio portato avanti da Francesco Giorgino, professore dell’Università di Bari e coordinatore della ricerca, emerge che l’olio di palma agisce direttamente sulle cellule beta, distruggendole. Di qui la produzione inadeguata di insulina. Ed è questo solo l’ultimo capitolo della lunga disputa sull’olio di palma che ha coinvolto anche le più importanti associazioni impegnate nella difesa dell’ambiente, dal WWF a Greenpeace. Perché l’olio di palma non è solo dannoso per la salute, ma anche per l’ambiente. La palma da cui si estrae questo olio è coltivata soprattutto in Indonesia e Malesia. Per produrre quest’olio però vengono distrutti molti spazi di foresta tropicale. È il caso delle ultime foreste dell’isola di Sumatra, 50 anni fa il territorio dell’Isola di Sumatra era ricoperto per l’82 per cento di foreste. Nel '95 la percentuale era scesa già al '52 per cento e si pensa che si azzererà entro il 2020. Il WWF ha chiesto ai consumatori di prestare più attenzione ai prodotti che si portano a casa. L’obiettivo è quello di informare il consumatore, dal dicembre 2014 infatti la presenza dell’olio di palma deve essere indicata chiaramente sull'etichetta del prodotto. Fino allo scorso anno in etichetta compariva infatti una dicitura generica: olii e grassi vegetali.

Se consumato occasionalmente l’olio di palma non rappresenta un problema particolare per la salute delle persone. Le cose cambiano quando viene assunto ogni giorno, più volte al giorno. In questo caso sarebbero cuore a arterie a soffrirne di più (come ogni volta che si esagera con il consumo di grassi). Sotto accusa in particolare la presenza di acidi grassi saturi (pari a circa il 50 per cento del totale). Circa l’80 per cento dell’olio di palma prodotto viene utilizzato nell’industria alimentare. In una dieta bilanciata il consumo dei grassi non è vietato, ma deve essere moderato, dando la preferenza agli insaturi: deve apportare al massimo dal 20 al 35 per cento della quota calorica giornaliera. Attenzione a cereali, cracker, creme spalmabili e gelati industriali. Ma anche ai prodotti per la primissima infanzia: dal latte di proseguimento ai biscotti che si sciolgono nel biberon.

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