Le energie rinnovabili forniscono il 23% dell'energia elettrica al mondo. Ma si può fare di più, e meglio.

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10 Maggio 2017
ttv

Le energie rinnovabili, incluso l'idroelettrico, contano a livello mondiale per il 30% del totale della capacità di generazione installata e per il 23% della produzione totale di energia elettrica e con nuove tecnologie, nuove prassi operative e policy aggiornate ci può essere un incremento ulteriore. Lo indica uno studio del World Energy Council e del Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano, in cui si rileva che negli ultimi dieci anni l'eolico e il solare fotovoltaico hanno registrato una crescita media annua "esplosiva, pari, rispettivamente, al 23% e al 50%". Lo studio ricorda che nel 2015 sono stati investiti 286 miliardi di dollari in 154GigaWatt di nuova capacità rinnovabile, superando di gran lunga l'investimento nella generazione convenzionale, pari a 97 GW. "Ciononostante - si osserva nello studio - l’energia idroelettrica e quella ottenuta dalla biomassa continuano a dominare il settore, mentre il contributo combinato di eolico e fotovoltaico è attualmente del 4%". Il successo delle rinnovabili si può ottenere con "l'implementazione di politiche tecnicamente ed economicamente integre e stabili, sostenute da segnali chiari sul prezzo del carbonio" che avvicineranno agli obiettivi della COP21. E’ importante agire su due fronti: dovrà essere definito un nuovo 'market design' per gestire in modo efficiente un mercato molto più variabile attraverso nuove regole di mercato che valorizzino, da un lato, la messa a disposizione, nel lungo termine, di adeguata capacità di generazione e/o stoccaggio e, dall'altro, la flessibilità nella produzione di energia, nel breve termine. Nei sistemi energetici attuali, infatti, i mercati basati esclusivamente sull'energia si stanno spesso rivelando inadeguati per garantire un approvvigionamento affidabile. Inoltre, per promuovere un sistema energetico più sostenibile per l'ambiente ma anche solido, tecnicamente ed economicamente, serviranno norme stabili e ben definite supportate da chiari segnali di prezzo sulle emissioni di CO2". Per contenere la temperatura globale entro i 2 gradi "sarà necessaria una sempre maggiore cooperazione internazionale tra policy-makers, regolatori e operatori".

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