La Sinistra di Sansepolcro: Sanità al lavoro per il nuovo Referendum contro la riforma voluta da Firenze

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10 Maggio 2017
ttv

Dopo che l'approvazione di una nuova legge sulla sanità regionale ha di fatto neutralizzato la possibilità di indire un referendum sulla Legge 28/2015 - nonostante le 55 mila firme raccolte! - le forze che avevano sostenuto la campagna referendaria si sono nuovamente mobilitate per iniziare una seconda raccolta firme. Fra queste c’è anche il Gruppo La Sinistra di Sansepolcro, che in proposito ha diramato una nota stampa ai media locali, affermando che “la sostituzione della vecchia legge, voluta solo per evitare che i cittadini si potessero esprimere direttamente su questo tema, mantiene del tutto inalterati i cardini della riforma che erano stati fortemente criticati dai promotori del Referendum”: in particolare secondo La Sinistra “rimane centrale l'impostazione fortemente accentratrice che inevitabilmente porrà  i territori più periferici, come la Valtiberina, ancora di più ai margini”. La polemica innescata è accesa: infatti la nota della Sinistra biturgense, che è fra i soggetti coinvolti nella campagna referendaria, dichiara che “dopo aver lavorato energicamente alla raccolta firme ed aver svolto una massiccia opera di sensibilizzazione sul futuro della sanità pubblica” i promotori si sono “siamo sentiti presi in giro dai governanti della Regione Toscana che –prosegue il documento – “hanno architettato un infimo escamotage per ammutolire preventivamente la voce della gente”. Per questo il gruppo Sinistra di Sansepolcro è già al lavoro in quasi tutta la Valtiberina per raccogliere nuovamente le firme, che secondo i firmatari della nota sono “necessarie a rianimare la Democrazia e dare la possibilità alle persone di esprimersi direttamente sul futuro di un diritto, quello alla salute, che in tutte le aree della regione dovrà continuare ad essere garantito in maniera equa e uniforme”.

 

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