I sindaci di Città di Castello e Sansepolcro si uniscono per Aboca

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10 Maggio 2017
ttv

Una cabina di regia che coinvolga tutti i soggetti interessati per mantenere sia i livelli di salute e qualità ambientale, che la coabitazione tra due attività agricole fondamentali. E' la decisione che è scaturita al termine della riunione che si è tenuta presso la presidenza della Regione Toscana alla quale hanno partecipato gli assessori regionali all'agricoltura, Marco Remaschi e al governo del territorio, Vincenzo Ceccarelli, la proprietà di Aboca SpA rappresentata dal presidente e fondatore Valentino Mercati, il commissario di area vasta, Enrico Desideri, i responsabili del dipartimento di prevenzione della Asl 8 e la direzione agricoltura della Regione. "Si è trattato di un incontro molto positivo – hanno commentato Remaschi e Ceccarelli – dal quale è emersa una comune volontà di trovare soluzioni condivise: non c'è alcuna intenzione – hanno detto i due assessori - né di delocalizzare né di mettere a rischio l'occupazione ". Un ottimismo e una fiducia condivisi anche dalla proprietà di Aboca. Valentino Mercati ha preso “atto con piacere – afferma infatti – della volontà di riuscire a conciliare gli interessi dell'agricoltura di qualità e quelli del tabacco e del mais. Mercati valuterà se coltivare in Marocco soltanto piante subtropicali o anche quelle continentali. L’imprenditore ha spiegato che Aboca è in Toscana perchè è la regione italiana più vocata alla coltivazione di prodotti di qualità, la regione elettiva per l'agricoltura biologica. In Valtiberina – ha aggiunto il presidente di Aboca - rimarrà il cervello aziendale di Aboca mentre il gruppo punta a espandersi in Val di Chiana. Insomma, gli investimenti promessi in Toscana saranno realizzati", ha concluso Mercati. Intanto i sindaci di Città di Castello e Sansepolcro hanno risposto pubblicamente alle recenti affermazioni dell’imprenditore riguardo l’utilizzo di fitofarmaci in agricoltura e la possibile convivenza con le necessità di una importante azienda come “Aboca”. In qualità di Rappresentanti istituzionali, intendono raccogliere la “sfida”, dice la lettera aperta diramata ai media, nella convinzione che la presenza di “Aboca” in Valtiberina qualifichi indubbiamente il territorio per la specificità delle produzioni, ma anche per la rappresentazione culturale che ne deriva per un intero comprensorio. Affinché la realtà più importante della Valtiberina continui a produrre e trasformare nel territorio, senza incontrare difficoltà e nel rispetto di quanto dettato dai rispettivi disciplinari di produzione, i sindaci cercheranno di trovare nelle sedi competenti un accordo che vada verso il miglioramento dei rapporti e delle condizioni ambientali. Valentino Mercati ha infine fatto sapere, dopo l’incontro di Firenze in Regione, che i sindaci verranno convocati dall’ente regionale al tavolo con Asl e Arpat per monitorare la zona della Valtiberina e definire regole precise per la gestione dell’agricoltura nel territorio.

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