I medici di due ospedali denunciati dai genitori di una bambina di una anno che per un'ustione ha rischiato di morire

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10 Maggio 2017
ttv

E’ una vicenda giudiziaria delicatissima quella arrivata in questi giorni al tribunale di Arezzo, dove è stato disposto l'incidente probatorio per accertare se il caso in questione sia davvero un caso di malasanità: i fatti risalgono al 2015 e riguardano una giovane coppia originaria di Città di Castello, ma residente a Sansepolcro. La loro bambina di un anno avrebbe rischiato la vita per un'ustione banale e allora i genitori hanno denunciato i medici di due ospedali. Nei confronti dei medici coinvolti si ipotizza il reato di lesioni colpose. La figlia, avvicinandosi troppo alla stufa a pellet, si è ustionata una mano, è stata trasportata alla struttura sanitaria biturgense dove è stata emessa una diagnosi di ustione di secondo grado. Ma la bruciatura non è migliorata e i genitori hanno notato che la ferita si stava infettando. Allora hanno preso appuntamento in un istituto specializzato. Intanto le condizioni della bambina peggioravano: nuova corsa al pronto soccorso. I primi miglioramenti si sono registrati solo quando la piccola è stata visitata nel reparto pediatria di Arezzo dove le è stata diagnosticata "un'infezione stafilococcica assieme a un versamento al pericardico". Dieci giorni di antibiotici per via endovenosa hanno salvato la bimba. I genitori chiedono ora che sia fatta chiarezza.

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