I medici di due ospedali denunciati dai genitori di una bambina di una anno che per un'ustione ha rischiato di morire
E’ una vicenda giudiziaria delicatissima quella arrivata in questi giorni al tribunale di Arezzo, dove è stato disposto l'incidente probatorio per accertare se il caso in questione sia davvero un caso di malasanità: i fatti risalgono al 2015 e riguardano una giovane coppia originaria di Città di Castello, ma residente a Sansepolcro. La loro bambina di un anno avrebbe rischiato la vita per un'ustione banale e allora i genitori hanno denunciato i medici di due ospedali. Nei confronti dei medici coinvolti si ipotizza il reato di lesioni colpose. La figlia, avvicinandosi troppo alla stufa a pellet, si è ustionata una mano, è stata trasportata alla struttura sanitaria biturgense dove è stata emessa una diagnosi di ustione di secondo grado. Ma la bruciatura non è migliorata e i genitori hanno notato che la ferita si stava infettando. Allora hanno preso appuntamento in un istituto specializzato. Intanto le condizioni della bambina peggioravano: nuova corsa al pronto soccorso. I primi miglioramenti si sono registrati solo quando la piccola è stata visitata nel reparto pediatria di Arezzo dove le è stata diagnosticata "un'infezione stafilococcica assieme a un versamento al pericardico". Dieci giorni di antibiotici per via endovenosa hanno salvato la bimba. I genitori chiedono ora che sia fatta chiarezza.