HOME CARE PREMIUM, OLTRE 170 MILA EURO PER LE PER AIUTARE LE PERSONE A CASA

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10 Maggio 2017
ttv

Erogazione di servizi di assistenza domiciliare a tutti i 64 nuclei familiari di dipendenti pubblici e pensionati pubblici, utenti della gestione Inps (Gestione Dipendenti Pubblici) e ai loro congiunti, parzialmente o totalmente non autosufficienti: è il progetto Home Care Premium, al quale hanno aderito tutti gli otto comuni dell’Alta Valle del Tevere, grazie all’Inps sono state aiutate nel comprensorio umbro della vallata varie persone in difficoltà, con un sostegno economico e con servizi dedicati, permettendo a un numero molto alto di utenti di restare nel proprio ambito familiare e ricevere un’assistenza adeguata alle proprie esigenze: in una conferenza stampa nell’aula consiliare del Comune tifernate è stato così illustrato “Home Care Premium 2014-2015”, progetto sociale promosso dall’Inps con un bando pubblico al quale, in coordinamento con l’Usl Umbria 1, hanno aderito appunto gli otto comuni altotiberini; soggetti attuatori sono i componenti dell’associazione temporanea di impresa costituita dalla Cooperativa La Rondine di Città di Castello e dall’agenzia di lavoro interinale Umana Spa. Annunciata inoltre la proroga del progetto per ulteriori sei mesi, fino al 30 giugno 2016. In qualità di capofila c’è il Comune di Città di Castello che ha coordinato l’attuazione del progetto, finanziato dal fondo dedicato dell’Inps nel quale ogni dipendente pubblico in servizio appartenente alla gestione ex Inpdap versa ogni mese una trattenuta pari allo 0,35 per cento della propria busta paga. Per i 64 utenti che hanno beneficiato del progetto (50 anziani, tre adulti e undici minori) sono stati investiti complessivamente 173 mila 299,66 euro: 28 famiglie hanno avuto accesso a prestazioni prevalenti per contributo economico finalizzato alla regolare assunzione di un assistente familiare, e prestazioni integrative (servizi professionali domiciliari e scolastici nel caso di minori, interventi di sollievo familiare, fornitura di ausili e tecnologia domotica a sostegno della disabilità, compartecipazione alla spesa in caso di degenza presso residenze sanitarie assistenziali o residenze protette) e 36 nuclei che hanno avuto accesso solo a prestazioni integrative. E proprio le prestazioni integrative hanno riguardato servizi per anziani (con l’impiego di 10 operatori socio sanitari; servizi per adulti e per minori grazie a 15 educatori professionali; servizi di sollievo familiare con l’impiego di 4 assistenti, oltre all’integrazione della retta per residenze sanitarie assistenziali o residenze protette e alla fornitura di 67 ausili.

 

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