Grilli FI su profughi a Città di Castello

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10 Maggio 2017
ttv

Non si spegne a Città di Castello il dibattito politico sull’arrivo di nuovi profughi in città e si registra un intervento fortemente polemico che sta creando una spaccatura all’interno di Forza Italia: se ne rende protagonista Francesco Grilli, membro elettivo del coordinamento comunale di Forza Italia e presidente del club forzista «Rinascita Tifernate», il quale torna con una dura critica sulla manifestazione durata 48 ore e organizzata proprio dagli «azzurri» con Fratelli d’Italia.

Un’iniziativa che Grilli definisce “acerba, acritica, asettica, antisociale”, riferendosi alla manifestazione anti-migranti inscenata da “Fratelli d’Italia” col supporto del consigliere comunale di “Forza Italia” Cesare Sassolini.

Francesco Grilli afferma che “il problema dell’immigrazione ha dimensioni planetarie e per affrontarlo occorrono ben altri strumenti e un ben maggiore coinvolgimento dell’opinione pubblica, cercando di affrancarla dagli schemi propagandistici confezionati ad arte dal sistema dominante.

È inutile, e dunque fuorviante, sempre a parere dell’esponente forzista, impegnarsi con tanta (improvvisata) energia per contestare l’eventuale luogo di destinazione di sei o sette giovani disperati, dei quali, peraltro, è ancora tutta da dimostrare la reale posizione di “fuggiaschi” da fame e guerra”. E dunque secondo Grilli “in questo contesto è palesemente superfluo preoccuparsi se questi “profughi” saranno schiaffati al Prato piuttosto che a S. Pio X o al Gorgone, poiché, quale che sia la soluzione adottata, i termini del problema non cambieranno d’una virgola”. 

Infine Francesco Grilli sottolinea che l’adesione di Sassolini in nome di Forza Italia non è stata né partecipata, né condivisa dal partito ma si è rivelata un’iniziativa personale dello stesso consigliere”; un’iniziativa le cui motivazioni, così come l’elogio della posizione tenuta dal sindaco sulla questione, secondo il presidente di Rinascita Tifernate “permangono assai oscure mentre, viste le “strane” intese, gettano ampi fasci di luce sulla disfatta del centro-destra alle recenti elezioni comunali”.

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