E' di nuovo allarme Polpette avvelenate. Trovati dei bocconi mortali in un uliveto nei pressi di Anghiari

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10 Maggio 2017
ttv

Torna l’incubo delle polpette avvelenate. Questa volta vcino ad Anghiari, esattamente nella zona che coincide con quella del Santuario del Carmine. Per fortuna in questo caso nessun animale è rimasto vittima di questi bocconi micidiali, ad individuarle per tempo è stato un agricoltore del posto. Non una, bensì quattro o cinque sparse qua è la all'interno di un uliveto che si affaccia proprio sull'intera valle. Il ritrovamento delle polpette avvelenate risale oramai a qualche giorno fa, proprio nel periodo centrale della raccolta delle olive. Il proprietario dell'uliveta, residente sempre ad Anghiari, si è accorto quasi casualmente dei bocconi avvelenati presenti a terra. In questo caso la vicenda si è risolta con una denuncia da parte di chi ha fatto il ritrovamento ma sappiamo bene che spesso a farne le spese sono anche dei cani da compagnia, magari portati in campagna per una passeggiata, oppure cani randagi, animali selvatici che muoiono lentamente con gravi sofferenze. Ma qual è lo scopo di tutto ciò? Forse non c'è proprio. Non è la prima volta che in vallata accadono episodi del genere. In alcuni casi alla carne vengono mescolati addirittura ami da pesca o chiodi, i quali portavano l'animale a una morte ancora più atroce. Ma questi gesti sconsiderati e senza senso possono nuocere non solo agli animali: ricordiamo infatti che durante la scorsa estate alcuni bocconi avvelenati erano stati gettati anche nei giardini delle private abitazioni diventando quindi un problema anche per eventuali bambini che sappiamo bene, soprattutto quelli in più tenera età per imparare a conoscere gli oggetti e soddisfare la loro genuina curiosità mettono in bocca le cose. E' sufficiente la disattenzione per una frazione di secondo da parte del genitore che ne può uscire un'autentica tragedia. La raccomandazione è quella di prestare la massima attenzione e segnalare subito l'eventuale ritrovamento, magari anche agli stessi volontari dell'Enpa o fare denuncia alle forze dell’ordine.

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