Cesare Sassolini denuncia i ritardi del 118 chiedendo spiegazioni e provvedimenti

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10 Maggio 2017
ttv

Oltre sessanta minuti per percorrere una decina di chilometri: questa la distanza che separa l'ospedale di Città di Castello dalla Farmacia di Lama. E, nonostante l'urgenza delle chiamate, due in un'ora, l'arrivo del 118, non sembra essere stato celere. L'episodio si è verificato nella mattinata mercoledì scorso 23 giugno all'interno della Farmacia della frazione sangiustinese, in via della Stazione. Un signore, cardiopatico, ha avuto un malore. Subito soccorso dal personale in servizio, gli stessi hanno allertato il 118. Una, due chiamate, ma hanno dovuto attendere oltre un'ora prima che i sanitari arrivassero. Eppure non sono stati segnalati altri interventi urgenti in quel lasso di tempo. L'increscioso episodio  si ripete esattamente a quattro mesi di distanza da un fatto similare. Era il 14 febbraio quando un'anziana signora, che era caduta all'interno dell'abitazione del figlio, in località Varesina, nel Comune tifernate, dovette attendere ben quattro ore prima dell'arrivo del personale sanitario. Si ripete così un'altra vicenda di  cosiddetta "mala sanità" che oggi viene denunciata da Cesare Sassolini, capogruppo tifernate di Forza Italia, il quale con una sua nota ribadisce gli interrogativi già esposti in occasione dell’altro episodio, quello di quattro mesi fa: perchè un cittadino che chiede l'intervento di sanitari, pur trovandosi in una zona poco centrale del territorio comunale o fuori, come in quest'ultimo caso, ma pur sempre nel comprensorio di competenza del servizio 118, deve attendere così tanto tempo i soccorsi? Sassolini al proposito ha presentato un’interpellanza in Comune con la quale vuol sapere le motivazioni  per cui un servizio che dovrebbe essere sempre tempestivo, vista anche la necessità dell'immediato intervento, si  rivela – afferma Sassolini - in troppe occasioni poco reattivo e quale siano i motivi dei ripetuti ritardi degli interventi dell'ambulanza, se essi siano imputabili a una carenza di mezzi e/o di organici, oppure dipendano dalla non adeguata gestione delle chiamate. E il documento di Cesare Sassolini conclude affermando che “poiché della sanità l'amministrazione ne ha fatto, anche in campagna elettorale, un fiore all'occhiello, ritardi del genere sui soccorsi dovrebbero essere evitati garantendo ai cittadini un tempestivo intervento”.

 

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