CALCIO. LA SANGIOVANNESE BATTE IL CITTA' DI CASTELLO 3-2

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10 Maggio 2017
ttv

Meglio un uovo oggi... Non c'è niente da fare, i vecchi proverbi ci azzeccano sempre! Contro la coriacea Sangiovannese Calori (capitano di giornata con Missaglia fuori per squalifica: e la sua assenza si è avvertita, eccome...) e soci hanno provato ad addentare la gallina, dopo aver rischiato a lungo di rimanere a becco asciutto: ma quella è sgusciata via sul più bello, concedendosi per intero ai valdarnesi, a quel punto quasi increduli. La legge tuttavia in modo diverso il d.s. Fabio Calagreti, che d'acchito a fine partita è esploso in un risentito...”... faccio i miei migliori auguri al signor Cattaneo - l'arbitro, n.d.r. -: ci ha fatto proprio un bel regalo di Natale, col primo goal in fuorigioco ed un rigore che non c'era!”. In effetti non son stati limpidi i due episodi del primo tempo, che hanno chiaramente indirizzato il match, oltre a considerare un atteggiamento generale del direttore di gara comunque poco equilibrato (è un eufemismo) nei confronti dei padroni di casa, se consideriamo anche le espulsioni di mister Cerbella e quella nel finale di Pilleri -rosso diretto per una spintarella ad un avversario a gioco fermo-. Ma si impone, crediamo, un'analisi più oggettiva dei fatti, e a riguardo recupera ben presto il proprio aplomb il Direttore quando afferma: “Tuttavia abbiamo giocato bene, non posso lamentarmi dei ragazzi...”. Ecco, prendiamo le cose positive: la vigorosa reazione del secondo tempo da parte dei biancorossi ha costituito la cosa migliore di una giornata disgraziata, dopo una prima frazione al cloroformio nella quale gli altotiberini son stati completamente narcotizzati dal terribile uno/due toscano.

Si è vista un'altra squadra dal 46esimo in poi, addirittura generosa sino all'autolesionismo (ecco che torniamo all'assunto di partenza) nel cercare i tre punti che a tre quarti gara apparivano una chimera. Ma vogliamo dirci la verità sino in fondo? E'stato bello, bellissimo, risentire dagli spalti finalmente gremiti dopo l'exploit di Gubbio il vigoroso incoraggiamento “Tiferno, Tiferno!” al raggiungimento del 2 a 2 -fantastica fra l'altro l'azione della rete di Dieme, al sesto centro personale, con una manovra in velocità all'interno dell'area avversaria-: ed i giocatori per l'occasione in completo rosso fuoco non si son fermati a ragionare, ma hanno ascoltato quel che diceva loro il cuore: un cuore grande così! Si possono condannare per questo? Pensiamo di no, e al diavolo quel punticino che manca, con tale atteggiamento troppi ne verranno in futuro a compensare la perdita pre-natalizia... E sarà stato orgoglioso pure Francesco Monini, uno che con la squadra ci vive tutti i giorni nella sua veste di responsabile del manto erboso del “C.Bernicchi”, a vedere come Panfili e c. (bravo il ragazzo, entrato a freddo dopo un quarto d'ora per l'infortunio di Locchi) abbiano onorato la fascia col logo di Riosecco che portavano al braccio - il 'giardiniere' è il presidente della Società rionale, di cui il Città di Castello tutto è stato ospite in settimana -. Archiviamo in definitiva senza troppi patemi il passo falso, guardando avanti con fiducia alla ripresa del campionato, allorchè il giorno della Befana si presenterà in Altotevere il Viareggio per la prima di ritorno: lì però sarà d'obbligo lasciarlo agli altri, il carbone...  

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