Al Museo Civico di Sansepolcro prolungata fino al 29 febbraio 2016 Spazza Matrix

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10 Maggio 2017
ttv

Spazzati via i padri, le opere di Faust Cardinali proseguono la loro avventura al Museo Civico di Sansepolcro. La mostra “Spazza Matrix” prolunga la sua permanenza nella Sala delle Pietre fino a fine febbraio. Accompagnata in una prima fase da alcuni lavori di Alberto Burri e Franco Cardinali, omaggio dell’artista ai maestri, l’esposizione si arricchisce a partire dal 10 gennaio di altre opere, che brillano là dove la luce dei padri ha esaurito la sua funzione. Con gratitudine, certo, questi vengono invitati a ritornare al loro posto, quello della storia pubblica o privata. Una sorta di rituale catartico, forse necessario per chiudere un capitolo del tragitto artistico e personale di Faust Cardinali. Simbolo forte che è riuscito nell’intento, l’opera “Spazza Matrix”, quella scopa inquietante immersa nel polivinile, resta sospesa a mezz’aria nella prima sala come un monito. Memoria del passato, ma anche ponte lungo il quale l’artista si è auto traghettato verso la propria dimensione, il suo stile, la sua materia. La resina appare timidamente accanto o sulla tela nei lavori più antichi – “Cie”, “Effe” –, per poi prendere piede negli anni successivi – “Croix sur table”, “Mitte est mort” fino a trionfare nella “Tavola Umbra”, in cui le tonnellate di materia polivinilica sono trattate in modo da ottenere un risultato leggiadro e onirico. In mostra non manca un gioiello scultura, selezionato nella produzione più recente, che evoca un ipotetico “Derby” – questo il titolo dell’opera – tra Piero della Francesca e Alberto Burri, in cui il maestro dell’antichità batte il contemporaneo 2‐0. Come sempre Faust Cardinali glissa l’ironia che lo contraddistingue, forgiando un titolo concettuale ma anche comico, mischiando il mazzo di carte del suo lavoro, peraltro già pronto per un’altra partita.

 

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