Godioli & Bellanti taglia il traguardo dei 100 anni di attività

Un’iniziativa pubblica ha ripercorso la storia dello sviluppo dell’azienda e della città

10 Ottobre 2023

Nelle interviste: Angelo Benedetti, direttore generale Godioli Bellanti; Lorenzo Curina, direttore tecnico commerciale Godioli Bellanti; Alvaro Tacchini, storico; Simone Cascioli, Confindustria Umbria; Luca Secondi, sindaco di Città di Castello

cdc 100 anni godioli bellanti foto copertina

Un’immagine della festa

Godioli & Bellanti compie cento anni. Un traguardo importante per l’azienda tifernate specializzata nella produzione di impianti e macchinari prevalentemente per la lavorazione di tabacco ma anche di erbe officinali, biomasse e food e arrivata oggi alla quarta generazione.

Per festeggiare il primo secolo di storia, l’azienda, fondata nel 1923 dal sodalizio dei due soci Gino Godioli e Angelo Bellanti, ha organizzato un evento all’Opera Pia ‘Officina operaia Giovanni Ottavio Bufalini’, sede storica della Godioli & Bellanti, donata successivamente al Centro di formazione professionale dagli stessi fondatori, tra cui Gino Godioli che ne era stato docente.

All’iniziativa sono intervenuti i vertici dell’azienda Lorenzo e Cesare Curina, Angelo Benedetti, Francesco Benedetti, il vescovo Luciano Paolucci Bedini, il sindaco di Città di Castello Luca Secondi, il direttore generale di Confindustria Umbria Simone Cascioli e Alvaro Tacchini, insegnante, storico locale e Presidente dell’Istituto di Storia Politica Sociale Venanzio Gabriotti.

“Avere l’opportunità di celebrare oggi questo traguardo così straordinario, ci rende particolarmente orgogliosi – ha commentato Angelo Benedetti direttore generale di Godioli & Bellanti a nome dei rappresentanti della quarta generazione - Un traguardo che non sarebbe stato possibile senza i lavoratori e le lavoratrici che nei decenni hanno messo a disposizione il loro talento, la loro passione e la loro creatività per realizzare i nostri prodotti. È partito tutto dalla visione e dalla tenacia dei nostri bisnonni che sono stati capaci di dare vita alla storia di un pezzo dell’imprenditoria altotiberina e umbra, una storia che abbiamo ereditato e di cui cerchiamo di essere all’altezza, avendo grande rispetto della tradizione ma anche ispirati dalla volontà di innovare guardando al futuro. È questo l’approccio che vogliamo mantenere anche per i nostri prossimi cento anni”.

La storia della Godioli & Bellanti è stata ripercorsa da Alvaro Tacchini che ha legato il percorso di sviluppo dell’azienda a quello del territorio altotiberino, a cui non ha mai mancato di offrire il proprio contributo con iniziative in campo sociale, culturale e ambientale. 

“Non ci sfugge il ruolo sociale di cui l’azienda è investita – ha aggiunto Angelo Benedetti – siamo infatti convinti che la qualità della vita non è solo un fatto economico. Da tempo collaboriamo con i servizi sociali e le strutture sanitarie. Partecipiamo, dando un sostegno concreto, alle principali attività culturali, alle iniziative ricreative delle piccole realtà territoriali, alle attività sportive di natura dilettantistica, alle campagne di solidarietà, alle attività del volontariato”.

L’azienda, che ha già raggiunto gli obiettivi di budget 2023 e si affaccia a quelli del 2024, è al momento in forte espansione. Sensibile da anni alla questione ecologica, è dotata di due impianti fotovoltaici, uno con una potenza elettrica che la rende completamente autonoma dal punto di vista energetico, l’altro a cessione totale verso la rete elettrica nazionale.

La storia

Godioli & Bellanti nasce nel 1923 quando Gino e Angelo aprono la loro officina meccanica, che si occupava di tutto quello che avesse a che fare con la meccanica, compresa l'arte del ferro battuto. In breve tempo la piccola officina grazie alla produzione di macchinari per l’agricoltura (dalle pompe ai motoriduttori), opere civili ed edili, diventa un riferimento importante per tutta l'alta valle del Tevere concentrando i propri sforzi per servire il mondo dell’agricoltura che cominciava a sviluppare la prima meccanizzazione.

La prima grande svolta arriva nel 1934, quando alla ditta viene commissionata una cospicua fornitura di pompe. È in questo periodo che vengono prodotte le prime lamiere d’acciaio e i primi 3000 essiccatori per il tabacco: comincia così quel rapporto storico tra azienda e tabacco che sarà una costante per almeno mezzo secolo e che tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta assunse proporzioni fortemente caratterizzanti per l’economia Tifernate.

Contestualmente si espande anche quella che resta una delle primarie attività: l’installazione dei termoimpianti non solo a livello locale, ma anche per importanti strutture alberghiere in tutta la penisola e così pure l’impiantistica industriale, come la stiratura a vapore per le principali aziende umbre, dalla Buitoni alla Perugina, dalla Ellesse alla Spagnoli.

Nel 1963 la Godioli & Bellanti diventa spa ed è una delle prime aziende a trasferirsi nella nascente zona industriale nord dove ha tuttora sede. Nazzareno e Dino Godioli e Alvaro Bellanti sono i fautori di una crescita esponenziale. L’importazione di tecnologia dagli Stati Uniti e l’acquisizione di know-how determinano una spinta enorme nell’impiantistica in chiave europea e il patto indissolubile con il tabacco determina l’abbandono degli altri rami meno remunerativi e più inflazionati.

Un’altra tappa fondamentale si ha a metà degli anni Settanta con l’ingresso in azienda della terza generazione. Sino ad allora il mercato era stato per il 90% di ambito nazionale, ma ora apre dapprima all’Europa e, negli anni Ottanta, si espande in Brasile, Cuba, India, Thailandia, Africa. Negli anni Novanta è la volta della Cina.

A partire dal 2018 l'azienda ha introdotto un sistema qualità integrato che ha portato l'azienda a certificarsi ISO 9001. Nel 2021 il management dell'azienda passa alla quarta generazione nominando Direttore Generale il ragionier Angelo Benedetti con la costante supervisione della terza generazione unendo così innovazione ed esperienza per proiettare la società nel futuro.

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Un’iniziativa pubblica ha ripercorso la storia dello sviluppo dell’azienda e della città