Polemica del Volto Santo, Gabriele Marconcini scrive una lettera alle due diocesi dei rispettivi territori e al comune di Lucca per proporre una collaborazione

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25 Giugno 2020

Collaborare per la valorizzazione delle opere e dei territori. Questa è la proposta che l’assessore alla cultura del comune di Sansepolcro Gabriele Marconcini ha fatto al comune di Lucca dopo la polemica scaturita nei giorni scorsi riguardo alla datazione di un’opera lucchese molto simile al Volto Santo custodito nel Duomo di Sansepolcro. Nello specificare che alla fine degli anni ‘80, in occasione di un’importante opera di restauro, l’opera biturgense fu interessata da un’analisi al radiocarbonio che portò a datare la sua realizzazione tra la fine del VII e la prima metà IX secolo e quindi a classificarla come la più antica d’Italia, l’assessore approfitta per lanciare un’idea di collaborazione scrivendo una lettera alla Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, a quella di Lucca e al Comune di Lucca. “A nome dell’amministrazione comunale – si legge nella lettera - posso dire chiaramente che non è nostro interesse alimentare una sterile disputa finalizzata a capire quale sia il Volto Santo più antico. Con questa lettera, vorrei incoraggiare gli enti proprietari delle due opere e, congiuntamente, i rappresentanti istituzionali delle due comunità, ad avviare una collaborazione sinergica che possa mettere in relazione i due studi: solo così, credo, si potrà giungere all’eccezionale risultato di spiegare una storia assolutamente singolare che vede due città toscane custodire due opere coeve molto simili”. Una collaborazione tra le due città, quella proposta da Marconcini che potrebbe essere molto stimolante e potrebbe prevedere – come ipotizza l’assessore - momenti di divulgazione pubblica e tavole rotonde finalizzate alla programmazione di strategie di valorizzazione congiunte.

 

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