Ottimo esordio per la prima iniziativa di Francesco's ways con l'apertura di tre monasteri di clausura a Città di Castello

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28 Maggio 2018

L’occasione era di quelle che capitano raramente: i tre monasteri di clausura di Città di Castello, Santa Cecilia, Santa Chiara delle Murate e Santa Veronica Giuliani, eternamente negati allo sguardo, che si aprono. All’appuntamento di domenica, ore 15,30, si sono presentate centinaia di persone (più di 300 visitatori) per entrare, oltre le porte dove regna solo il silenzio.

Giornata straordinaria in termini di partecipazione ed anche in termini di emozionalità ieri con l’iniziativa inserita nel circuito Vivi la Via 2018, dedicata ai percorsi francescani, che a Città di Castello si è declinata in rosa consentendo di varcare la soglia dei tre monasteri. I chiostri, i giardini e gli orti, ma anche piccoli ambienti di preghiera, le grate, la ruota, le zone segrete dove vivono e pregano nel silenzio le suore di clausura si sono svelati nel corso di un tour guidato dai volontari dell’associazione Le Rose di Gerico che ha organizzato l’iniziativa insieme al Comune. I monasteri di Santa Cecilia, Santa Chiara delle Murate e Santa Veronica Giuliani, tutti e tre vicini, tutti e tre protetti da alte mura di cinta e cancellate imponenti, sono splendidi gioielli abitati dal tempo - scandito solo dalla fede e lontano dal ritmo frenetico che c’è oltre quelle mura – e da un gruppo piuttosto numerose di religiose. Nessun contatto con le suore, soltanto qualche sporadica apparizione, soprattutto nel monastero di Santa Chiara delle Murate dove oltre al giardino, è stata consentita la visione di una storica cucina, ora in disuso (risalente al XVII secolo). Proprio lì col volto verso il muro, la figura di una suora con l’abito e il velo celeste. Tra i partecipanti: famiglie, giovani, persone di tutte le età, gli assessori Rossella Cestini, Luciana Bassini e Monica Bartolini, rappresentanti di associazioni, consiglieri comunali, pronti a seguire per un attimo, in una domenica di fine maggio, la regola del silenzio che in questi luoghi sa regnare ancora sovrana.

 

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