Lebalene: il nuovo singolo di Lodovico Rossi

“Una comunicazione alternativa tra gli esseri umani”. La nostra intervista

30 Marzo 2023

Il video del brano è stato realizzato e diretto del fotografo e visual artist Mark David. Il mix audio del singolo e di tutto l’album è stato curato dal tecnico del suono Giacomo Calli

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È uscito lo scorso 17 marzo Lebalene, primo singolo di Riverso, il nuovo progetto del musicista e compositore umbro Lodovico Rossi.

- Protagoniste del singolo le Balene e la loro peculiare forma di comunicazione, perché? Da quale urgenza nasce il brano?

Il brano vuole trasmettere l’urgenza di trovare una comunicazione alternativa tra gli esseri umani: il senso è quello di ricercare, oltre alla parola, nuovi modi, comportamenti, mezzi di espressione per provare a rimettere in connessione sia gli uomini tra loro, sia l’uomo con la natura. Un invito a comunicare con cura e delicatezza, proprio come fanno le balene che hanno un peculiare modo di parlare e trasmettersi messaggi.

Il brano e in generale tutto il concept album, dal titolo “Non so nulla degli dèi” – in uscita il 14 aprile per Libellula music – raccontano del distacco dell’uomo dalla natura, favorito da ritmi sociali vorticosi che disturbano lo sguardo. Si è persa la semplicità della comunicazione, a seguito di un’evoluzione meccanica che ha portato cambiamenti positivi ma anche negativi. Il progresso diventa violenza quando aliena completamente l’uomo rispetto al contesto ambientale e naturale a cui appartiene.

- Che tipo di ricerca musicale c’è alla base del singolo?

Il pezzo attacca con la chitarra acustica, in modo semplice, come se suonassi unplugged, e poi subentrano questi suoni elettronici di synth, che rimandano a sonorità anni ’70. Ho cercato di ricreare questo mondo marino in cui sono immerse le balene: una dimensione semplice ma allo stesso tempo complessa. La chitarra acustica evoca l’urgenza di una comunicazione diretta, che si intreccia con la ricerca sull’arrangiamento elettronico: il risultato è, senza dubbio, un brano “ricercato” nei suoni.

- Quali le tue fonti di ispirazione musicale?

Domanda complessa. Mi sono nutrito della musica degli anni ’60, ’70, ’80, fino alle sonorità più crude degli anni ’90, per poi scivolare nel nuovo millennio. Tanti i gruppi che mi hanno ispirato: come non citare The Velvet Underground & Nico? Una pietra miliare, un album sempre avanti nei testi, nei modi di cantare e negli arrangiamenti. C’è Tim Buckley, padre di Jeff, con brani malinconici come Song to the Siren che racchiude tutto il suo stile. Poi penso alle varie scuole del cantautorato italiano: la scuola bolognese, genovese, milanese; De André, Iannacci, Dalla, Tenco. Se penso al panorama italiano contemporaneo mi viene in mente Iosonouncane, per i preziosi arrangiamenti, le tematiche viscerali.

- Uno sguardo sulla scena musicale italiana e umbra: punti di forza e di debolezza?

C’è fermento nella scena musicale italiana: ci sono tantissime realtà, troppo spesso poco conosciute, purtroppo, anche nell’underground. Ma è difficile emergere, il mainstream premia sempre i soliti. Su Spotify, ad esempio, le logiche dell’algoritmo mi fanno apparire sempre gli stessi artisti. Facciamo in modo che non sia così! In Umbria ci sono tante artiste e artisti emergenti, come sul piano nazionale, ma il problema è che non ci sono spazi in cui suonare. Dove li presentiamo i nostri lavori? Dove li facciamo i Live?

- A proposito di comunicazione, SIAE e META hanno avuto degli scontri nelle passate settimane per la tutela del diritto d’autore degli iscritti SIAE su Facebook e Instagram: che ne pensi?

È un problema se non possiamo far ascoltare i nostri brani su Meta, un danno per le piccole e medie band. Stanno già cercando una quadra, speriamo che non sia vantaggiosa sempre e solo per i soliti…

Biografia

Riverso nasce nel 2022 da un progetto del musicista e compositore Lodovico Rossi. Dopo aver pubblicato alcuni lavori a suo nome, e aver collaborato con alcuni nomi del panorama musicale italiano come Paolo Benvegnù, col quale ha collaborato alla scrittura e agli arrangiamenti del disco "La misura dell'equilibrio", nel 2020 decide di realizzare uno studio di registrazione in Umbria, nella casa dov'è cresciuto, e inizia da lì un percorso di ricerca tra suoni e parole. Dopo due anni di scrittura e arrangiamenti, incontra Giacomo Calli, amico e tecnico del suono, che lavora per 42stems la casa di produzione di colonne sonore e insieme iniziano a dare vita ad un nuovo progetto, da cui viene fuori il primo disco come Riverso.

Lodovico suona pianoforte e chitarra sin da bambino, appena maggiorenne si trasferisce a Milano, studiando canto e composizione al CPM Institute. Oggi è un insegnante di canto in una scuola di musica a Città di Castello e, oltre alla musica, lavora nel mondo vitivinicolo: con una certificazione da "degustatore italiano nel mondo", ricerca piccole realtà nella produzione del vino naturale promuovendole in mercati esteri.

https://www.instagram.com/riverso_music/
https://bfan.link/lebalene

 

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“Una comunicazione alternativa tra gli esseri umani”. La nostra intervista