Inaugurazione della mostra “Vis à vis - Sculture in dialogo” a Città di Castello

Si è tenuta domenica 3 dicembre, presso la Pinacoteca Comunale di Città di Castello, l’inaugurazione della mostra “Vis à vis-Sculture in dialogo” dell’artista albanese Helidon Xhixha, conosciuto a livello internazionale per le sue sculture fuori dall’ordinario. Xhixha, dagli inizi degli anni Duemila, ha esposto i suoi lavori in giro per il  mondo, da Dubai alla Florida, fino ad arrivare in Italia alla Biennale di Venezia e a Palazzo Reale a Milano.

Le opere sono state esposte sia a Città di Castello, nella Pinacoteca Comunale e nelle piazze più importanti della città, che a Montone, all’esterno del Polo museale di San Francesco. L’inaugurazione è iniziata con un discorso di Mirna Ventanni, presidente dell’associazione Framework, che ha ringraziato le persone presenti in sala, tra cui il sindaco di Città di Castello Luca Secondi e l’assessore alla cultura Michela Botteghi.

“L’esposizione delle opere di Helidon rappresenta un’occasione unica per Città di Castello, le sue sculture donano un senso di positività alla nostra città.” ha dichiarato Ventanni ringraziando l’artista, nonostante non sia potuto essere presente all’evento per motivi personali. “Ringrazio Helidon per aver scelto Città di Castello come luogo di esposizione delle sue opere, la nostra comunità ha sempre avuto la capacità di coniugare la cultura e l’arte di tante epoche differenti.” ha poi continuato Luca Secondi, dichiarandosi soddisfatto dell’organizzazione della mostra. La mostra presso la Pinacoteca Comunale prevede, infatti, l’esposizione delle opere “a specchio” di Xhixha insieme ai quadri di artisti di alto calibro come Signorelli, per “unire l’arte del passato con quella del presente.”

“E’ un grande onore per noi ospitare le sculture di Helidon, che non è uno scultore di opere, ma bensì di luce. I lavori dell’artista riflettono tutto ciò che hanno intorno, grazie all’utilizzo dell’acciaio e di altri materiali come il marmo e l’ottone.” ha spiegato l’assessore Botteghi, sottolineando la caratura internazionale dei lavori dell’artista.

In sala erano presenti altre figure chiave della mostra, tra cui il curatore  Michele Buonuomo e Carlo Pizzichini, colui che si è occupato del catalogo che sarà presentato in primavera, il quale racchiuderà immagini e testi sull’arte di Helidon Xhixha. “Le opere di Helidon non sono semplici sculture, ma sono “accumulatori”, perché accumulano immagini, emozioni e stati d’animo che restituiscono poi ai loro spettatori.” ha concluso Buonuomo, ringraziando Helidon e la presenza delle persone presenti all’evento.